Direttore unico delle testate del Nordest: sarà Luca Ubaldeschi che arriva dal Secolo XIX. Mosanghini vice anche per Il Piccolo. Salta invece la Giani

Luca Ubaldeschi

Il dado è tratto, habemus papam, finito il carosello di nomi per il direttore unico delle testate del nordest. La scelta è caduta su Luca Ubaldeschi attuale direttore del Secolo XIX, un giornale con varie edizioni dal Levante al Ponente della Liguria che prima aveva avuto una lunga esperienza alla ‘Stampa’ di Torino come vice direttore vicario. C’è voluto un lungo corteggiamento per convincere Ubaldeschi ad accettare la nuova sfida, ma alla fine sembra fatta anche se non vi sono particolari sul contratto che lega il giornalista alla Nem, la nuova società editrice. La notizia della scelta è emersa durante il forum Ambrosetti 2023 dato che quest’anno fra gli imprenditori presentio c’era anche Enrico Marchi. Presidente di Save e della Banca Finint. Marchi come è noto ha fatto da capofila di un gruppo di famiglie imprenditoriali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia dando vita a Nem, Nord Est Multimedia, società che ha trattato l’acquisto dei sei quotidiani del Triveneto, ‘Il Mattino di Padova’, ‘La Tribuna di Treviso’, ‘La Nuova di Venezia e Mestre’, ‘Il Corriere delle Alpi’, ‘Il Messaggero Veneto’, ‘Il Piccolo’ di Trieste e la testata online ‘Nordest Economia’, messi in vendita da Gedi, nonché le relative attività digitali e uffici marketing e pubblicità.

Confermata la cordata imprenditoriale che fa parte dell’azionariato di Nem, si tratta di Alessandro Banzato (Acciaierie Venete), Giampietro Benedetti (Danieli), Enrico Carraro (Carraro Group), Angelo Mandato (Bioman), la famiglia Nalini (Carel Group), VideoMedia (Confindustria Vicenza), la famiglia Canella (supermercati Alì), Federico De Stefani (Sit), Alberto Zanatta (Tecnica Group), la famiglia Cattaruzza (Ocean Group), la famiglia Samer (Samer Group). Marchi ha utilizzato le tre giornate a Cernobbio, oltre che per parlare dei suoi molteplici affari, per raccontare, anche se in modo ancora informale, la nuova impresa editoriale. Non a caso, si legge su Prima Comunicazione, a Cernobbio c’era anche Paolo Possamai, giornalista ex Gedi, che da due anni lavora con Marchi come consulente per la comunicazione e i rapporti istituzionali per poi impegnarsi anche nella messa a punto del progetto editoriale della nuova impresa multimediale. Della squadra fa parte anche Giuseppe Cerbone, nominato amministratore delegato di Nord Est Multimedia, un manager molto esperto di editoria (è stato ad dell’Ansa e del Gruppo Sole 24 Ore), entrato nell’operazione come consulente durante la due diligence.

La struttura
Tra le innovazioni che si vedranno con il debutto di Nem oltre alla nuova direzione giornalistica centralizzata da cui dipenderanno i vice direttori responsabili delle redazioni dei sei quotidiani e le redazioni verticali specializzate (economia, sport, spettacoli, cultura, web,ecc.) ci sarà la novità del lavoro trasversale e sinergico tra la direzione centrale e le redazioni locali. Una macchina complessa da mettere in piedi per cui è fondamentale la figura del direttore responsabile centrale, che deve essere un professionista capace di avere visione di insieme, ma anche sensibilità sui temi locali. Da qui la scelta di Ubaldeschi al quale faranno riferimento i responsabili delle testate locali, ex direttori come Paolo Mosanghini del ‘Messaggero Veneto’, già confermato, che dovrebbe sovrintendere anche ‘Il Piccolo’ mentre al momento non chiaro è dove finirà Roberta Giani direttrice de Il Piccolo evidentemente meno gradita alla nuova proprietà. Significativo comunque sarà il peso delle redazioni verticali, come ad esempio quella economica, che potrà contare sull’ottima squadra della testata online Nordest Economia. Altri incarichi sono in fase di definizione, mentre le gestione del digitale e di tutti i siti delle varie testate è già stata affidata a Paolo Cagnan, condirettore del ‘Mattino di Padova’, centro del sistema multimediale formato dai quotidiani cartacei e digitali veneti. Ma in realtà ci sono ancora molte le decisioni organizzative da prendere in vista del varo operativo della Nem che ha ambizioni anche nei settori televisivi e radiofonici e nel business degli eventi.