Domani a Udine il “tavolo istituzionale di confronto” sul caso Siot. Mobilitazione dei comitati

L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha convocato i Comuni interessati alla vicenda Siot, l’ Agenzia Per l’Energia del Friuli Venezia Giulia (APE), i Comitati, SIOT e tutti i portatori d’interesse ad un incontro che avrà luogo domani giovedì 1 dicembre 2022 alle ore 10,30 presso il palazzo della Regione in Udine, via Sabbadini, sala Pasolini . In occasione di questo tavolo istituzionale di confronto, Fridays For Future Trieste, Carnia, Gorizia e Udine  hanno annunciato che parteciperemo al presidio antistante il Palazzo della Regione a Udine per ribadire la  ferma opposizione a queste opere definite:  inutili, dannose, inquinanti e speculatorie. “Come spiegato dal rapporto APE FVG (Agenzia Regionale per l’Energia), si legge nella nota degli ambientalisti, i cogeneratori a metano che l’azienda vorrebbe costruire nelle stazioni di San Dorligo della Valle, Reana del Roiale, Cavazzo Carnico e Paluzza non porterebbero ad alcun risparmio energetico, ma anzi ad un ulteriore consumo di risorse, senza dimenticare l’enorme impatto sul territorio. L’unica in sostanza a guadagnarci sarebbe la SIOT, che punta a incassare milioni di euro dagli incentivi statali (pubblici, pagati dalle e dai contribuenti) concessi sulla cogenerazione. La scienza ci dice che dobbiamo dimezzare le nostre emissioni entro il 2030. La Regione FVG però sembra non ricordarselo, vista la sua scandalosa compiacenza con questi progetti. In quest’epoca di crisi climatica, crisi ecologica e crisi energetica, non possiamo assolutamente permetterci di investire sul gas fossile. Né possiamo permetterci di fare finta di nulla. Non possiamo permetterci i cogeneratori di SIOT. Per questo, giovedì saremo in strada a chiedere a gran voce che si dica la verità, che le autorizzazioni vengano revocate, e che sia concessa la dignità che spetta alle popolazioni colpite. Assieme a noi ci saranno il Comitato Difesa dell’Alto But, il Comitato Tutela delle Acque del Bacino Montano del Tagliamento, il Comitato ProLago Tre comuni e Legambiente Carnia. Molti di loro siederanno inoltre al tavolo della discussione, per portare la ferma opposizione dei territori interessati a questa scandalosa speculazione. Chiediamo a tutte e tutti di attivarsi, informarsi e combattere contro questo modello di sviluppo malato, ingiusto e pericoloso. Non c’è più tempo da perdere”.