Electrolux Datacenter, USB: Esternalizzazione in corso per ridurre i costi (e la qualità) dei servizi

Dopo un prolungato periodo di quiete, si legge in una nota RSU USB, interrotto solo da negoziazioni individuali mirate alla riduzione del personale ritenuto eccedente, l’azienda ha convocato a sorpresa le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) durante il periodo estivo. Tale convocazione è stata accompagnata da una comunicazione che, in apparenza positiva, annunciava una riduzione del numero di esuberi inizialmente previsti all’interno del Datacenter. Tuttavia, questa apparente buona notizia non si è tradotta in un effettivo miglioramento della situazione lavorativa per i dipendenti. Al contrario, emerge un nuovo piano aziendale che prevede l’esternalizzazione delle competenze tecniche a un’entità terza (Tata Consultancy Services, società indiana), la quale, gradualmente, si suppone potrà sostituire potenzialmente l’intero organico tecnico del sito. Questo processo di sostituzione sarà attuato con gradualità, anche attraverso futuri licenziamenti individuali che eluderanno l’applicazione dell’accordo in vigore fino al 31 dicembre.
La nostra posizione è di ferma opposizione a tale strategia, che interpreta come un tentativo di sostituire tecnici altamente specializzati con personale meno remunerato addirittura negli stessi locali e sedi. Consideriamo questa manovra una forma di concorrenza al ribasso, una tra le molteplici strategie adottate per ridurre i costi a discapito della qualità e dell’esperienza del personale.
La sostituzione di lavoratori qualificati con altri che, pur costando meno, non godono delle stesse condizioni contrattuali e lavorative, è una pratica che rifiutiamo categoricamente, soprattutto quando questi ultimi verranno a occupare gli stessi spazi lavorativi dei loro predecessori.
È importante che le RSU e i lavoratori siano coinvolti in un dialogo aperto e costruttivo con l’azienda per esplorare tutte le possibili alternative ai licenziamenti, come la riqualificazione o il ricollocamento interno. La tanto sbandierata etica aziendale e l’ottima posizione in classifica di cui gode Electrolux nei Best Employer mal si addicono a queste pratiche; è ora di sottolineare la realtà di questa azienda e di non nascondere più le reali condizioni dei suoi lavoratori.
In risposta a questa politica aziendale, ci riserviamo il diritto di adottare ogni iniziativa possibile per salvaguardare i posti di lavoro e per contrastare qualsiasi tentativo di dequalificazione del lavoro tecnico.
Questo impegno si manifesta nella nostra determinazione a difendere la dignità e la professionalità dei lavoratori, indipendentemente dalle sfide che ci troveremo ad affrontare. La nostra lotta è volta a preservare non solo l’occupazione, ma anche la qualità del lavoro che svolgiamo, elemento fondamentale per il successo e la crescita dell’azienda stessa.
Siamo pronti a intraprendere tutte le azioni necessarie per assicurare che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che le competenze tecniche rimangano un valore imprescindibile all’interno della nostra organizzazione. La solidarietà e l’unità tra i lavoratori sono cruciali in questi momenti di incertezza, noi sosterremo i lavoratori e cercheremo di essere creativi nelle nostre iniziative, in modo che dalle nostre azioni possano beneficiarne sia i lavoratori sia l’azienda nel lungo termine.
Nelle prossime settimane organizzeremo assemblee con i lavoratori concludano i sindacalisti,  per confrontarci e definire insieme i prossimi passi.