Elezione di Emanuele Orsini alla presidenza nazionale di Confindustria. I commenti degli industriali del Fvg

Emanuele Orsini alla fine di una stagione tormentata è stato  designato presidente con 147 voti su 173 con lo slogan «Priorità competitività, energia e certezza diritto». Il Presidente designato degli industriali presenterà la sua “squadra” e il programma per il mandato 2024-2028 il prossimo 18 aprile.  In Fvg due separate note stampa segnalano il “valore dell’unità”. Questo, in sintesi, è ciò che sottolineano Confindustria Udine e Confindustria Alto Adriatico anche se non si può non notare che la nota inviata da Confindustria Udine è “anonima” nel senso che è senza commenti personali, mentre quella di Confindustria Alto Adriatico riporta una dichiarazione del presidente Michelangelo Agrusti. Si potrebbe eccepire che proprio quando si invocano i “valori dell’unità” questi sono più auspicio che realtà. Ovviamente la differenza di approccio nelle due note stampa, nel complicato linguaggio delle alte sfere industriali, potrebbe far presupporre proprio una diversa valutazione. Comunque queste le due note:

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI UDINE

Salutiamo con grande favore il fatto che Confindustria si sia compattata attorno a Emanuele Orsini, il nostro presidente designato. L’unità, infatti, rappresenta un valore fondamentale e una precondizione per poter fare.

Apprezziamo il gesto di Edoardo Garrone, il quale, con il ritiro della propria candidatura, ha evitato responsabilmente una contrapposizione che non conveniva a nessuno.

La situazione attuale consente di definire in piena libertà la miglior squadra possibile per raggiungere gli obiettivi che ci si è posti.

Tra i temi che ci stanno a cuore, evidenziamo l’accordo con Federlegno, l’aggiornamento della riforma Pesenti e della procedura elettorale.

Al presidente Emanuele Orsini i migliori auguri di successo e di soddisfazione, in Italia e in Europa.

CONFINDUSTRIA ALTO ADRIATICO

«Non è solo un cambio di Presidenza ma un cambio di fase; nelle intenzioni del nuovo Presidente c’è sicuramente la consapevolezza che bisogna andare a un cambiamento importante sia della missione sia dell’organizzazione di Confindustria. Voglio inoltre sottolineare come l’unità sostanziale del Nordest – dall’Emilia-Romagna all’Alto Adige – che si è realizzata nell’urna, rappresenta una novità assoluta mai verificatasi prima, mai prima d’ora il Nordest aveva espresso un Presidente di Confindustria. Nordest che ha saputo creare coesione anche con gran parte del Sud e altre aree del Nord del Paese per giungere a questa designazione. Naturalmente il nuovo Presidente dovrà impegnarsi per l’unità di Confindustria che è un bene prezioso per chiunque; l’importante, però, è stabilire sempre che l’unità si fa per qualcosa, non è semplicemente un mettere insieme indistinto; dev’essere l’unità per il cambiamento. E credo che Orsini, oggi, incarni bene quest’idea. Non mi dispiacerebbe infine se il payoff che a suo tempo abbiamo immaginato per Confindustria Alto Adriatico – L’Industria prima di Confindustria – possa diventare una suggestione nazionale» sottolinea l’unità sostanziale del Nordest che si è realizzata nell’urna: una novità assoluta, per eleggere il primo presidente di Confindustria mai espresso da quest’area del paese. L’unità dell’associazione imprenditoriale, aggiunge Agrusti, è bene prezioso; ma deve trattarsi di unità per il cambiamento. E credo che Orsini, oggi, incarni bene quest’idea.»