Ennesimo cambio ai vertici di ASUFC. Lascia Laura Regattin Direttore Sanitario, nominato in tutta fretta David Turello
Si potrebbe commentare che quando la nave affonda i topi scappano. Ma fuor di metafora appare evidente che la situazione all’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale-ASUFC è davvero fuori controllo e la diaspora dei dirigenti sembra ormai non fatto casuale e tutto succede, apparentemente, senza nessun intervento dell’assessore alla sanità Riccardi. L’ultimo episodio riguarda Laura Regattin, Direttore Sanitario che ha firmato per un altro incarico e sta per lasciare la scomoda azienda sanitaria del Friuli Centrale. Dopo il cambio nella Direzione Generale, a seguito delle dimissioni improvvise di Braganti, l’ASUFC dovrà fare ora i conti con una nuova emergenza: Regattin, che aveva guidato la contestatissima concertazione per l’atto aziendale e rivestiva un ruolo di primaria importanza nell’organizzazione dei servizi e dei reparti dell’Azienda lascia l’incarico per approdare al più comodo incarico nella Direzione Strategica di ARCS con il ruolo di Direttore dei Servizi Sociosanitari. Infatti il Direttore Generale di ARCS, Joseph Polimeni, ha formalmente decretato la nomina del Direttore dei Servizi Sociosanitari individuando appunto per tale ruolo la dott.ssa Laura Regattin che fino al 13 settembre resterà in carica come Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale-ASUFC. Duri e preoccupati i commenti di parte del mondo politico. Simona Liguori di Cittadini accusa: «L’Azienda sanitaria Universitaria Friuli Centrale perde l’ennesimo dirigente apicale, la situazione creatasi è davvero preoccupante. Il momento attuale vede nella sanità del Friuli centrale lunghe liste di attesa, chiusure di reparti (vedi ospedale di Palmanova) e mancate riaperture degli ex pronto soccorso di Cividale e Gemona come invece aveva promesso in campagna elettorale la Giunta targata Fedriga-Riccardi. La notizia dell’abbandono di Regattin arriva in un momento delicato anche per quanto riguarda le risorse del PNRR destinate alla sanità. Il Decreto ministeriale 77 entrato in vigore lo scorso 7 luglio chiede a tutte le Regioni di dotarsi di un’organizzazione territoriale adeguata entro gennaio 2023. E chi sta curando e assistendo a casa il proprio caro per una malattia cronica degenerativa e/o dopo una dimissione ospedaliera – ha concluso Liguori – capisce bene di che cosa stiamo parlando». Secondo Mariagrazia Santoro (Pd), preoccupano cambi continui a vertici AsuFc. “Decisioni improvvisate, improvvise e nessun vero governo del sistema: la rotazione in AsuFc avviene al momento sbagliato e rinunciando a un dirigente che ha partecipato alla transizione dalle tre aziende all’AsuFc, proprio quando va realizzato e messo a terra l’atto aziendale. Nulla contro il nuovo direttore sanitario David Turello ma con questi cambi continui alla direzione strategica della più grande azienda sanitaria regionale la preoccupazione per il futuro aumenta, tanto più che continuano a girare voci di una dipartita del DG. Non pensi l’assessore di rimanere fuori da quanto sta accadendo, non ci si nasconde più dietro i ‘tecnici’, dopo oltre quattro anni è la politica a mostrare la sua incapacità”. “Sarà gravissimo il vuoto che si verrà a creare presso l’Azienda sanitaria di Udine e del Friuli Centrale, chiosa Furio Honsell di Open Sinistra. La più grande azienda sanitaria della regione richiede una gestione sanitaria molto attenta, soprattutto in un momento difficile come quello attuale per il problematico coordinamento con gli ospedali di rete. La riduzione delle liste di attesa e dei tempi di attesa al pronto soccorso non possono aspettare. Gli obiettivi di un’azienda sanitaria devono essere obiettivi di salute e non obiettivi di utili in bilancio.”