Enti locali: Roberti, con riforma Regione si pone a fianco dei sindaci
“La riforma degli enti locali del Friuli Venezia Giulia prevede un cambio di concezione per quanto riguarda i rapporti tra Regione e Comuni: da un sistema in cui l’Amministrazione regionale imponeva le proprie decisioni agli enti locali passeremo a un modello in cui la Regione si pone al fianco dei sindaci e offre loro gli strumenti per poter governare il proprio territorio nel modo migliore possibile”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, al margine della discussione in Consiglio regionale sul disegno di legge 71/2019 inerente l’Esercizio coordinato di funzionali e servizi tra gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzioni degli enti di decentramento regionale, ovvero la riforma delle autonomie locali.
L’assessore ha spiegato che “vengono individuate delle forme associative che potranno essere usate dai sindaci sulla base delle esigenze del territorio per dare servizi efficienti ai cittadini. Rispettiamo quindi l’autonomia dei primi cittadini, che potranno prendere in autonomia le proprie decisioni, delle quali saranno ovviamente responsabili di fronte alle comunità”.
Roberti ha quindi rimarcato che “è un cambiamento richiesto in primis da sindaci che consente di tornare finalmente a parlare di autonomie locali migliorando alcuni strumenti che erano già in campo e istituendone anche di nuovi, come le Comunità. I Comuni potranno decidere di svolgere funzioni in forma associata per ottimizzare il personale e le risorse. Oggi, il tessuto del Friuli Venezia Giulia è composto da molti Comuni di piccole dimensioni ed è impensabile che ogni amministrazione cittadina abbia degli uffici in grado di fare tutto e di tutto, perché questo modello porta a non garantire servizi di buon livello. Al contrario, la Comunità permette ai sindaci di scegliere in totale autonomia quali servizi condividere e con chi, di modo da sviluppare uffici specializzati che garantiscano l’ottimizzazione delle risorse e di conseguenza l’erogazione di prestazioni migliori a costi minori”.
L’assessore ha spiegato che “per preparare questa legge ho intrapreso un ampio percorso di ascolto del territorio, delle rappresentanze sindacali e di altri soggetti, ma nonostante i tentativi pare che purtroppo non ci sia possibilità di avviare su tale tema un dialogo costruttivo con l’opposizione. Il nostro obiettivo è rendere il Friuli Venezia Giulia agile e snello, ma per riuscirci dobbiamo spostare alcune competenze che oggi sono in capo alla Regione ad altri organismi, come gli enti di decentramento regionali, i quali una volta divenuti pienamente operativi potranno esercitarle nel modo migliore”.