Ephemera Festival di cultura immateriale Domani sera al Vigne Museum di Rosazzo

Dopo l’avvio da tutto esaurito che ha caratterizzato i primi due appuntamenti del festival, Ephemera si sposta domani, martedì 21 giugno alle ore 20.15 il Vigne Museum a Rosazzo — progetto artistico-architettonico realizzato da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle — vedrà un prestigioso ospite internazionale, il musicista e compositore statunitense Alvin Curran, esibirsi in una sound performance di grande intensità poetica. Lo stesso giorno, Solstizio d’Estate e Giornata Mondiale della Musica e dello Yoga – patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO – verrà proposto un laboratorio per celebrare la meditazione affacciati sulla bellezza mozzafiato dei Colli Orientali. Ephemera proseguirà: Sabato 25 giugno alle ore 21 al Palazzo Lantieri di Gorizia Fabio Accurso, Giorgio Pacorig e Veniero Rizzardi proporranno al pubblico una suggestiva sound performance per liuto, tastiere e live electronics, abitando di suoni antichi e contemporanei il Salone da Ballo del palazzo, sede dell’importante opera Skies di Michelangelo Pistoletto. Ad anticipare la serata due momenti dedicati ancora una volta alla Yoga (ore 18.30) e al Movimento come pratica rigenerativa. Dopo la pausa estiva, Ephemera concluderà le attività di questa prima edizione venerdì 16 settembre alle ore 18.30 a Trieste Contemporanea con la mostra personale di Riccardo Arena curata da Michela Lupieri. Una nuova produzione ideata a partire dagli accadimenti, dalle suggestioni e dalle tracce raccolte dall’artista durante il Festival. L’articolato festival confluirà in un mosaico multimediale, consultabile sul sito www.ephemerafestival.it, – progetto video fotografico di Caterina Erica Shanta, Graphic Design di Ana Laura Pascale. Arricchiranno la piattaforma i risultati dei laboratori artistici del festival: “Corposa” degli studenti del Laboratorio di Elementi Visivi del Progetto della Scuola del Design del Politecnico di Milano, “Walking Stories”, laboratorio dell’artista Rachele Maistrello per gli studenti delle scuole superiori e il laboratorio sperimentale su video e performance realizzato da Altreforme con gli alunni della scuola primaria.

EPHEMERA

Ephemera è un progetto nato dall’incontro di tre professioniste della cultura – Eleonora Cedaro, Michela Lupieri e Rachele D’Osualdo -, è prodotto dall’Associazione culturale ETRARTE, in collaborazione con PerForm ASD e gode del supporto di importanti partner: Altreforme, Associazione culturale Amariana, Associazione Culturale CLIC – psicologia e psicomotricità, Comunità di Montagna della Carnia – Rete CarniaMusei, Creaa Snc, ArteffettoDanza, Dramsam – Centro Giuliano di Musica Antica, Libreria Martincigh, Palazzo Lantieri, Teatro Miela Bonawentura, Trieste Contemporanea, Vigne Museum, Yemovement, Centro Noita Yoga e Coro Zahre di Sauris.

 

Ephemera è nato grazie al prestigioso sostegno di una rete di cultural mentors, rappresentative dei presidi culturali del territorio del Friuli Venezia Giulia e non solo: Monika Branicka, Cristina Burelli, Giuliana Carbi Jesurun, Elda e Giovanna Felluga, Carolina Lantieri-Piccolomini e Gaia Stock.

 

Il progetto è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e sostenuto dalla Fondazione Friuli e dalla Fondazione Pietro Pittini, sponsor del programma laboratoriale.

ALVIN CURRAN
Considerato uno dei più importanti compositori contemporanei è una figura chiave della musica d’avanguardia, pioniere della musica elettronica e anello di congiunzione fra il minimalismo statunitense e la vivace scena dell’avanguardia romana degli anni Sessanta e Settanta. Per quello che lui stesso definisce un “incidente e accidente” si trasferisce a Roma nel 1964 e inizia il suo percorso musicale come co-fondatore del collettivo di musica radicale MUSICA ELETTRONICA VIVA, assieme ai colleghi ed amici Frederic Rzewski, Allan Bryant e Richard Teitelbaum. Come solista e come compositore nella sua lunga carriera collabora con i più importanti protagonisti della scena musicale, teatrale e della danza d’avanguardia fra cui John Cage, David Tudor, Cornelius Cardew, Pauline Oliveros, Evan Parker, Frances Uitti, Philip Glass, Trisha Brown, Merce Cunningham, Julian Beck e Judith Malina e The Living Theatre.

I suoi lavori sono stati ospitati dalle più importanti istituzioni artistiche mondiali (Alte Oper Frankfurt, Auditorium Parco della Musica, Documenta, Museum of Modern Art, Biennale di Venezia, Whitney Museum, Centre Pompidou, No Man’s Land Foundation ecc … ) e includono composizioni da solista, musica da camera e per grande orchestra, per danza e teatro, lavori radiofonici, imponenti opere coreografiche musicali e installazioni sonore.

GEOGRAFIE MUSICALI

A partire dagli anni Settanta sviluppa una serie poetica di lavori solisti per sintetizzatore, voce, suoni registrati e dei “found objects” aprendo a nuovi spazi musicali fuori dai teatri e dalle sale da concerto, in profonda connessione con lo spazio urbano e naturale – basti pensare ai concerti per laghi, porti, parchi, edifici, cave e grotte – e i suoi noti “natural laboratories”. Negli anni Ottanta estende le idee di geografia musicale creando concerti radiofonici simultanei per tre, poi sei grandi ensemble che si esibiscono insieme da molte capitali europee. Collegando campionatori digitali a MIDI Grands (Diskklavier) e computer, dal 1987 produce un corpus arricchito di opere per assolo, una sintesi ideale tra la sala da concerto e tutti i fenomeni sonori del mondo. Crea una serie di installazioni sonore di grande impatto visivo, alcune delle quali in collaborazione con artisti visivi tra cui Paul Klerr, Melissa Gould, Kristin Jones, Pietro Fortuna, Umberto Bignardi, Uli Sigg.

Uno dei suoi lavori più recenti è “Omnia Flumina Romam Ducunt – Tutti i Fiumi Portano a Roma” architettura sonora specificatamente progettata per il sito archeologico delle Terme di Caracalla di Roma e promossa dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Di questa incredibile installazione Curran, intervistato nel novembre 2018 da Giovanna della Chiesa per Exibart, dice: “Per me questa di Caracalla non è una fra le tante, ma sicuramente la più importante realizzazione della mia arte di pittore e architetto del suono. In questo spazio generoso d’infinite possibilità è stato possibile avvolgere l’ascoltatore, ingannarlo o intrattenerlo, sia con suoni che escono da sotto i suoi piedi che dai trenta metri di altezza vicino ai nidi degli uccelli, o ancora dai lati delle mura, con la possibilità di spazializzare i suoni e di creare una musica spaziale all’interno dell’architettura preesistente. Per la mia visione artistica, non poteva trovarsi posto migliore in nessun’altra parte del mondo”.

VIGNE MUSEUM

Il progetto artistico-architettonico realizzato da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle tra i vigneti di Livio Felluga, ospita Alvin Curran per un appuntamento irripetibile che vuole omaggiare la poetica e visionaria vocazione del Vigne Museum: un museo dedicato al paesaggio, collocato sulla sommità di una collina a Rosazzo, tra i più antichi vigneti dei colli orientali del Friuli. Il progetto nasce grazie alla partnership con l’azienda Livio Felluga e all’intermediazione di RAM radioartemobile per celebrare il centenario del patriarca della vitienologia italiana, Livio Felluga. Dal 2018 l’omonima Associazione Culturale è promotrice ed ideatrice delle attività del Vigne Museum, strettamente connesse con la visione architettonico sociale di Yona Friedman e con il pensiero sostenibile ad esso connesso. L’Associazione Culturale gode del Patrocinio della Fondazione No Man’s Land di cui Yona Friedman è stato presidente onorario.

Crediti fotografici: Caterina Erica Shanta