Eppur si muove! Il centrosinistra udinese al lavoro per scongiurare un Fontanini atto secondo
Come è noto la frase “eppur si muove!” viene attribuita a Galileo Galilei durante il processo al tribunale dell’Inquisizione che gli chiedeva di abiurare alle sue convinzioni. Ci sembra una frase adatta a commentare i positivi “movimenti” in corso nel centrosinistra udinese per proporre alla città di Udine “un progetto concreto, alternativo e migliore rispetto all’operato della Giunta Fontanini”. Partendo da quest’ultimo concetto non dovrebbe essere difficile, dato la qualità espressa dall’uomo di Campoformido prestato al capoluogo friulano in questi anni. Una situazione negativa talmente palese da far ritenere, perfino ad alcuni amici di Fontanini, una sua permanenza a palazzo d’Aronco una sorta di disastro annunciato. Accogliamo quindi con favore quanto è stato trasmesso oggi alla stampa, parliamo della sintesi dell’attività che si sta portando avanti nel centro sinistra udinese e che potrebbe essere quella scintilla fondamentale di unità che ci vuole. Partendo non da alchimie ma da programmi ed obiettivi, facendo si che si riesca a ribaltare quello che fu l’esito elettorale del 2018 nella città di Udine, i cui cittadini hanno dovuto subire la purga della peggiore gestione municipale di sempre. Il metodo sembra quello giusto, sempre che tutti abiurino un poco alle proprie convinzioni “specifiche”, per trovare terreni comuni.
“A partire dal mese di marzo, si legge nella nota, donne e uomini appartenenti a molte forze politiche e formazioni civiche hanno iniziato ad incontrarsi con l’obiettivo di elaborare un progetto per la città di Udine alternativo e migliore rispetto a quello della Giunta Fontanini sul cui operato il giudizio è del tutto negativo. Il percorso è partito da Azione, Articolo 1, Costruire Futuro, Open, Partito Democratico, Prima Udine, Partito Socialista, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle, con la partecipazione di Anna Manfredi, Segretaria cittadina di Rifondazione Comunista e dei consiglieri comunali Riccardo Rizza di Italia Viva, Lorenzo Patti di Siamo Udine e Simona Liguori. A partire dal mese di maggio sono stati costituiti gruppi di lavoro tematici coordinati da 5 donne appartenenti a forze politiche diverse.
I gruppi di lavoro sono:
1. Ruolo di Udine capoluogo del Friuli = coordinatrice Cinzia Del Torre (PD)
2. Politiche sociali, Sanità e Sicurezza = coordinatrice Cristina Nazzi (Articolo 1)
3. Territorio, Ambiente e Quartieri = coordinatrice Antonella Eloisa Gatta (Costruire Futuro)
4. Cultura e istruzione= coordinatrice Ester Soramel (Prima Udine)
5. Economia e lavoro = coordinatrice Maria Rosaria Capozzi (M5S).
Ogni gruppo si è incontrato diverse volte individuando gli obiettivi prioritari per lo sviluppo della città. In particolare il 1° gruppo si è dato come priorità rendere la città attrattiva per i giovani, che costituiscono il presente ed il futuro della società e, per far questo, sta coinvolgendo direttamente nel percorso gruppi e associazioni giovanili. Il 2° gruppo, molto preoccupato per la situazione in cui versa l’Ospedale di Udine, ha evidenziato che il Sindaco ha totalmente abdicato al suo ruolo in materia sanitaria, non preoccupandosi nemmeno di partecipare all’assemblea dei sindaci. La conseguenza dello scarso interesse della Giunta per la Sanità ed il Sociale sta avendo, tra le altre cose, l’effetto di disgregare un sistema che era ed è essenziale che resti integrato, per poter dare efficaci servizi ai cittadini in un settore molto delicato.
Il 3° gruppo ha iniziato i lavori concentrandosi sull’esigenza di un Trasporto Pubblico Locale sostenibile ed efficiente e sulle piste ciclabili. Oggi sta lavorando sul rilancio di tutti i quartieri e approfondendo il tema della raccolta dei rifiuti, questione su cui la Giunta Fontanini ha commesso gravissimi errori. Il 4° gruppo, che ha iniziando mappando i luoghi ed i soggetti che si occupano di cultura in città, ha evidenziato la carenza di spazi dedicati alla cultura, la difficoltà di accesso alle proposte culturali per i più giovani oltre che la scarsa attività di promozione e valorizzazione degli eventi. Il Comune, negli ultimi anni, non ha proposto attività culturali nei quartieri e neppure un progetto coerente di sviluppo culturale. Manca una progettualità che dia un’anima culturale alla città. Il 5° gruppo composto anche da alcuni imprenditori locali, punta al rilancio del commercio, alla valorizzazione dei negozi di prossimità, a favorire l’attrattività del Centro Storico ed a sviluppare la vocazione turistica di Udine. I lavori proseguono e chiunque vorrà dare il proprio contributo sarà accolto con grande piacere”. Ed in effetti nella lista dei partecipanti sembrano mancare all’appello alcuni “pezzi”. Vedremo se si tratta di ragionate scelte “strategiche”, incomprensioni personali, settarismi o banalmente scarsa “comunicazione”.