Esame del Disegno di legge regionale sul tema della famiglia, dei giovani e delle pari opportunità. Il no di Open Fvg.

“Oggi in Consiglio Regionale, come Open Sinistra FVG, ho votato contro la legge sulla Famiglia presentata dall’Assessore Rosolen e approvata nel consueto silenzio da una ubbidiente Maggioranza. Questa legge ha degli elementi di pregio, ma non ha assolutamente la caratura che pretenderebbe di avere come Testo Unico sulla famiglia e sui minori. Non solamente non sono stati recepite la maggior parte delle osservazioni fatte nelle audizioni, ma sono stati bocciati tutti gli emendamenti proposti da noi per renderla un testo legislativo veramente significativo. Non era necessaria una legge per erogare risorse volte al sostegno di attività culturali e sportive per i minori alle famiglie in difficoltà. I Comuni stessi potevano già farlo, e molti come Udine lo fanno da un decennio.
Questa legge non osa nemmeno formulare il concetto di famiglia, che è quello più ampio che si è andato costituendo nella società contemporanea come “famiglie” al plurale. Nel suo linguaggio, invece, anche se non forse negli effetti, questa legge non è inclusiva ma divisiva e discriminatoria. Quindi non soddisfacente sul piano culturale. Inoltre pone un criterio di residenzialità di almeno 24 mesi in regione per poter accedere alle misure di sostegno finanziario. Non tiene quindi conto delle nuove condizioni di precarietà e mobilità del lavoro. Infine molte delle misure rischiano di rendere molto complesso l’accesso alle misure stesse che si sovrappongono a misure comunali e statali. Nei nostri emendamenti avevamo chiesto una rete di sportelli informativi e di orientamento per le famiglie più fragili, l’uso di un linguaggio inclusivo che riconoscesse la pluralità delle forme nelle quali le persone scelgono di interpretare la convivenza. Avevamo chiesto di parlare di genitorialita e non paternità e maternità. Avevamo chiesto di togliere i 24 mesi. Nulla è stato accolto. La legge ha la pretesa di essere un Testo Unico ma non lo è perché non dà la dignità a tutti i cittadini, anche se elargisce risorse economiche, che comunque erano ottenibili anche secondo altre formule. È una legge non innovativa per come affronta le problematiche che attualmente ostacolano la possibilità di costituire famiglie nella nostra società.” Così si è espresso il consigliere regionale Furio Honsell.