Esclusione della casa editrice Kappa Vu dal Salone del Libro di Torino. L’assessore Gibelli conferma la responsabilità e se ne vanta
Torna alla ribalta l’incredibile caso di censura ai danni della casa editrice Kappa Vu di Udine. Come abbiamo denunciato il 12 ottobre scorso, la casa editrice friulana è stata estromessa dallo stand Fvg dal salone del libro di Torino per decisione della Regione Fvg che ha posto il veto sulla base di una delirante mozione censoria, palesemente in odore di violazione costituzionale, votata dalla maggioranza di centrodestra a inizio legislatura. Come avevamo previsto la risposta ufficiale all’interrogazione del consigliere di Open Fvg Furio Honsell da parte dell’assessora alla Cultura Tiziana Gibelli ha confermato quanto già si sapeva. La scelta è stata non un incidente di percorso ma una precisa volontà politica della maggioranza che governa il Fvg di operare una azione censoria, una messa all’indice non di un singolo titolo, ma della produzione di una intera casa editrice, libri per bambini compresi. Questa la dichiarazione di Furio Honsell sulla risposta all’interrogazione “Casa editrice Kappa Vu Edizioni: la Regione confermi o smentisca le voci sulla sua esclusione dal Salone del Libro di Torino ed
eventualmente spieghi il perché di questa decisione”. “Gravissima nella sua sostanza, scrive Honsell, la risposta dell’Assessore Gibelli all’interrogazione posta da Open Sinistra FVG oggi sull’esclusione della casa editrice Kappa Vu alla quale è stato vietato di esporre i propri libri allo stand allestito dalla Regione FVG al Salone del Libro di Torino.” “L’Assessore si è arrogata il diritto di decidere chi tra gli editori regionali fosse a suo dire “meritevole” di poter essere ospitato e chi invece andava censurato! Riteniamo questo atteggiamento molto grave perché i soldi impiegati per l’acquisizione degli spazi a Torino sono soldi pubblici, e non è possibile creare uno svantaggio a qualcuno se non a valle di un bando.” Continua Honsell. “Non si può discriminare arbitrariamente. Ancora più preoccupante è stata infatti la motivazione di questa, a nostro avviso assolutamente illegittima,
esclusione.” “L’Assessore ha letto alcuni titoli pubblicati da Kappa Vu che ha unilateralmente e, soprattutto, soggettivamente ritenuto sufficienti per bollare come negazionista del dramma delle Foibe una casa editrice. Questi sono testi di valore storico e di discussione e analisi storico-sociale su come tale dramma sia stato impiegato in anni recenti, anche da parte di artisti nel settore musicale.” “Riteniamo preoccupante che venga inscenato in modo così sommario un processo di negazionismo, emanata una sentenza e comminata una pena ad una casa editrice che, non solo non può essere in alcun modo definita negazionista, ma che opera in svariati settori dalla poesia
alla narrativa oltre alla storiografia della resistenza e delle “complesse vicende del confine orientale“. “Penso che ben altri sarebbero dovute essere le parole usate dall’Assessore: intendo sottoporle a valutazione perché le giudico poco rispettose, se non apertamente offensive nei confronti di un’impresa culturale regionale. Come Open Sinistra FVG – conclude Honsell – intendiamo condividere con tutte le opposizioni una mozione che stigmatizzi la gravità di quanto avvenuto oggi in Consiglio.”