Evento del laboratorio di comunicazione strategica e nuovi media di UniUd. Il brand Gorizia e il 2025: convegno internazionale
Fornire indicazioni utili per promuovere il “brand” Gorizia in vista del 2025 grazie al contributo esperti di comunicazione e marketing per generare soluzioni creative e sperimentali, dal punto di vista economico, sociale, culturale e ambientale. È l’obiettivo del convegno internazionale dell’Università di Udine che si terrà a Gorizia l’11 (dalle 14.30) e 12 (dalle 9.15) dicembre nel polo di Santa Chiara (aula 3). L’appuntamento, intitolato “Multimodal promotional strategies in place and cultural heritage branding: case-studies and best practices”, è organizzato dal Laboratorio di comunicazione strategica e nuovi media del Dipartimento di Lingue e letterature straniere, comunicazione, formazione e società. Il convegno ha il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario goriziano e il patrocinio del Comune di Gorizia. Si inserisce nel quadro delle iniziative in preparazione a GO!2025 ed è stato accreditato come corso di formazione dall’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia.
Il marchio Gorizia – Alla base vi è l’idea che un marchio, un brand, ivi inclusa una città come Gorizia, non può limitarsi a offrire prodotti o servizi “materiali”, ma deve rappresentare un’ampia varietà di fattori. Come, ad esempio, il territorio geografico e le attrazioni turistiche presenti all’interno dei propri confini, le risorse naturali e i prodotti locali, le persone che vi risiedono, la storia e la cultura, le istituzioni sociali, le infrastrutture, fino ad arrivare al sistema politico ed economico. «Tutti questi elementi – spiega la coordinatrice scientifica del convegno, Nicoletta Vasta – vanno combinati tra loro, in un’ottica dinamica e strategica, per concorrere alla definizione di un’immagine distintiva e coerente del territorio e del suo patrimonio, arricchita da attributi emozionali da rappresentare simbolicamente, sia verbalmente che visivamente». Inoltre, sottolinea la professoressa Vasta, «con riferimento specifico al territorio goriziano, ma con lo sguardo aperto alla letteratura scientifica internazionale e a casi di studio e buone pratiche che forniscano utili spunti nella fase preparatoria di GO!2025, il convegno intende generare valore condiviso, non soltanto economico, ma anche sociale, culturale ed ambientale, promuovendo il dialogo interdisciplinare e un approccio corale».
I contenuti – L’iniziativa coinvolge studiosi di comunicazione e linguaggi digitali, linguistica inglese e multimodalità, nonché esperti di turismo culturale e place branding, che illustreranno buone pratiche e analizzeranno le strategie e i diversi generi testuali utilizzati nella promozione dei luoghi e del patrimonio culturale, come ad esempio i video ideati per ciascuna capitale europea della cultura, inclusa Gorizia 2025, siti web, giochi interattivi e audiodescrizioni museali. Ma anche casi di studio esportabili alla realtà di Gorizia e al suo territorio. Verranno inoltre illustrate metodologie innovative che impiegano, ad esempio, la realtà aumentata, nuove piattaforme multimediali, banche date terminologiche online e mappe parlanti, applicandole al turismo culturale ed enogastronomico.
Due focus – La prima relazione plenaria, lunedì 11 dicembre, sarà tenuta da Natasha Grand Norman, già membro della giuria dei CityNationPlace Awards 2018. Grand Norman è co-fondatrice e direttrice dell’Institute for Identity di Londra (https//instid.org), agenzia che offre servizi di branding, marketing e comunicazione a governi ed enti locali. La seconda relazione plenaria, martedì 12 dicembre, è affidata a Greg Richards, dell’Università di Tilburg (Paesi Bassi), che ha collaborato alla promozione di altre capitali europee della cultura ed è esperto nella valorizzazione di “piccole città con grandi sogni”, dal titolo di uno dei suoi numerosi volumi sul tema. Tra i più recenti, oltre a “Small Cities with Big Dreams: Creative Placemaking and Branding Strategies” (Routledge, 2019), “Reinventing the Local in Tourism” (2016), “The SAGE Handbook of New Urban Studies” (2017) e “Rethinking Cultural Tourism” (2021).