Favole d’Autore: tra parole e immagini conversazione a Buja con Elisabetta Ursella

Domenica 29 settembre 2024, alle ore 11.00, presso il Museo d’Arte della Medaglia e della Città di Buja in Monte, nell’ambito della mostra dedicata alle cartoline illustrate di Elisabetta Ursella, verrà presentata la trilogia di fiabe tradotte in friulano da Pierantonio Bellina e pubblicate da Glesie Furlane APS.
Si tratta di tre raccolte di fiabe di Esopo, Fedro e La Fontaine arricchite da oltre 200 illustrazioni firmate da Elisabetta Ursella.
Nello spazio espositivo, tra gli ironici e colorati animali che hanno occupato nei mesi estivi il Museo di Buja, Elisabetta Ursella racconterà come sono nate le immagini che accompagnano e rendono gradevole, anche a un pubblico di giovanissimi, la lettura delle tre raccolte: dall’idea iniziale, all’elaborazione del progetto, dall’esecuzione di ogni disegno, alla sua impaginazione.
Una conversazione sincera che offrirà l’occasione di riflettere sul rapporto tra parole e immagini, valorizzata dalle letture e dalle riflessioni dello storico Giacomo Viola.
L’accesso all’evento e alla mostra è libero e non necessita di prenotazione.

NOTE GENERALI
Elisabetta Ursella è una graphic designer e illustratrice di lunga esperienza. La mostra ospitata a Buja presenta una piccola parte del suo lavoro, quella dedicata all’invenzione di cartoline augurali dove protagonisti sono gli animali. Realizzate per il mercato anglosassone, dove questo tipo di materiali è assai richiesto ed entra nella vita quotidiana come segno di cortesia, buona educazione e affetto, le cartoline sono state presentate non nelle dimensioni reali, ma ingrandite, per permettere di cogliere i particolari compositivi e godere delle vivaci scene con gli speciali protagonisti: animali domestici che vestono i panni umani, incontrano amici, festeggiano anniversari e ricorrenze, vivono occasioni uniche. Sono contenti e spontanei, condividono questi eventi e vi partecipano ognuno a suo modo, accettando con ironia la propria condizione. L’esecuzione grafica, che è totalmente digitale, asseconda questa visione positiva: si avvale di forme essenziali con profili definiti e campiture piene, senza mai scadere nella banalità. Gli animali sono dinamici, coinvolti, agghindati per affrontare le varie situazioni e nel dettaglio si cela la genialità dell’artista.

La mostra si compone di una ventina di “grandi” cartoline a cui si aggiungono dei disegni tratti proprio dalle tre raccolte di favole scelte e tradotte da don Bellina. Anche in questo caso emerge l’amore di Ursella per il mondo animale, quello domestico e più comune, il suo sguardo gentile e benevolo nei confronti dell’umanità e della natura.

L’esposizione ha voluto mettere in luce la figura di Elisabetta Ursella, nota per aver composto l’apparato iconografico di tanti libri di divulgazione che hanno come tema aspetti del Friuli Venezia Giulia e non solo. Originaria di Buja, all’idea di un’antologica si è preferito dare evidenza a una forma espressiva, da lei elaborata con ironia e originalità, quella della cartolina che proprio per le sue caratteristiche, dove l’immagine è accostata a un messaggio scritto, trova una certa affinità con la medaglia a cui parte del museo è dedicato. Simili inoltre sono le motivazioni che muovono l’espressione artistica della cartolina e quella della medaglia: la celebrazione, il ricordo, il dono, lo scambio, il collezionismo.