Federconsumatori ha rinnovato i suoi vertici in Fvg. Preoccupa l’emergenza acqua: “Centrale la sfida del clima”
Angelo D’Adamo è stato confermato alla guida di Federconsumatori Fvg. L’incarico al presidente uscente è stato rinnovato, con voto unanime, al termine del congresso regionale dell’associazione, tenutosi oggi a Trieste, nelle sale della Comunità Greco-orientale, alla presenza di Michele Carrus, numero uno di Federconsumatori nazionale. Nel segno della continuità si erano conclusi anche i congressi provinciali, che a Udine, Pordenone e Trieste hanno visto la conferma dei presidenti uscenti, rispettivamente Erica Cuccu, Roberto Cescutti e Marino Pittoni, mentre a Gorizia Julia Scardis è succeduta a Marco Valent, giunto al limite massimo di mandati.
Fiducia quindi al gruppo dirigente di quella che, con oltre 4mila iscritti, è la più rappresentativa tra le associazioni consumeristiche a livello regionale, fortemente impegnata in questi mesi sul fronte caldissimo del contrasto al caro bollette e ai distacchi di morosità, nella difesa di consumatori e utenti dalle pratiche commerciali scorrette, dall’aggressività del marketing telefonico e online, dal rischio di frodi e abusi nell’applicazione dei bonus edilizi.
All’impegno su questi versanti, che assorbe gran parte delle azioni di tutela diretta svolte dall’associazione attraverso i suoi sportelli, si aggiunge l’attività di moral suasion e di confronto con le istituzioni su grandi temi come la difesa del potere d’acquisto e le politiche ambientali, nenza dimenticare altri progetti, come la gestione degli sportelli di sostegno psicologico ai cittadini più colpiti dagli effetti della pandemia. «È ferma intenzione di questo gruppo dirigente – conferma Angelo D’Adamo – proseguire e rafforzare una strategia che vede sempre più strettamente legata la nostra attività di tutela individuale con una costante azione di dialogo, stimolo e confronto nei confronti delle istituzioni regionali e locali, sia attraverso progetti di cui in cui siamo coinvolti come partner sia in una logica di rappresentanza e difesa dei diritti collettivi»
Specchio di questo crescente impegno sociale di Federconsumatori anche la scelta di dedicare gran parte della mattinata di oggi all’emergenza siccità, con una tavola rotonda moderata dal giornalista del Piccolo Giulio Garau, che ha visto intervenire, oltre al presidente nazionale Carrus, l’amministratore delegato di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto, il direttore generale del Cafc Massimo Battiston, la direttrice di Arpa Fvg Anna Lutman, il direttore del Consorzio di bonifica pianura friulana Armando Di Nardo, il presidente del centro ricerche Ircaf Mauro Zanini, Michele Tonzar di Legambiente (più sotto alcune dichiarazioni dei partecipanti). Un impegno, quello sull’acqua, che non nasce solo dalla necessità di contenere i costi del servizio idrico tutelando in primis le fasce più deboli, ma che guarda con convinzione anche alle grandi sfide del clima, della transizione verde e dell’economia circolare, come ribadito con forza da Michele Carrus a Trieste.
Trieste, 30 marzo 2023 Per Federconsumatori Fvg
Riccardo De Toma – Antonello Rodio
Info. 328.4599164
TAVOLA ROTONDA SULL’ACQUA, LA VOCE DEI RELATORI
Roberto Gasparetto (AcegasApsAmga). «La rete d’imprese che abbiamo creato nella gestione del servizio idrico è una sinergia che punta a sinergie migliorare la qualità delle infrastrutture e la diversificazione degli investimenti, agendo di riflesso anche sul contenimento delle tariffe».
Massimo Battiston (Cafc): «La rete di sette gestori che abbiamo creato è un progetto è innovativo, lanciato con l’obiettivo di recuperare i gap esistenti e di sostenere il livello tecnologico, anche nella ricerca delle perdite. Sulla riduzione consumi cresce il livello di consapevolezza. Quanto alle interruzioni del servizio, hanno avuto luogo solo nei momenti più critici e in piccole realtà rurali».
Mauro Zanini (Ircaf). ha fatto un quadro scientifico della situazione: «Lo studio dell’Ircaf ha evidenziato che negli ultimi anni c’è stato un miglioramento nella qualità contrattuale a tutela del consumatore, mentre ci sono criticità sulla qualità tecnica della fornitura per troppa disparità tra le diverse aree del Paese. Inoltre c’è troppa dispersione e bisogna investire di più per ridurre gli sprechi».
Anna Lutman (Arpa): «L’emergenza siccità non nasce tanto dalla carenza di precipitazioni, ma dalla loro distribuzione nel tempo. La pioggia si è ridotta di poco, ma è cambiata molto nelle modalità e nei ritmi»,
Armando Di Nardo (Cors. Bonifica pianura friulana): «Bisogna irrigare meglio per consumare meno. La situazione delle falde è in progressiva diminuzione, perché piove “male”, con fenomeni concentrati e violenti e forti ripercussioni anche sulla produzione di energia idroelettrica».
Michele Tonzar (Legambiente): «Quella del contrasto ai cambiamenti climatici è una sfida anche per i media. In particolare nei confronti dei giovani, che non percepiscono il cambiamento: per loro questa è la normalità. I media devono essere formativi e ribaltare con i dati scientifici quello che dicono alcuni politici».
Michele Carrus (Federconsumatori): «Gli investimenti infrastrutturali sull’acqua sono fermi nelle grandi dimensioni agli anni 60. Per ammodernare e ridurre le perdite servono, secondo recenti stime, 12,5 miliardi, mentre il Pnrr ne stanzia solo 2,9, che potrebbero arrivare a 4,5 utilizzando anche altre risorse. In Fvg ci sono enti con tanti progetti innovativi, cui vanno destinate più risorse. Altro aspetto la bassa quantità di acqua piovana che siamo o in grado di raccogliere e trattare e il tema della diversificazione degli utilizzi: è pazzesco usare acqua potabile per lavare strada, auto, e giardini, invece di utilizzare acque reflue trattate. Serve anche una grande opera di educazione dei cittadini sul consumo consapevole, attraverso campagne di responsabilizzazione che coinvolgano anche le associazioni dei consumatori. E va colmato il vuoto normativo che è seguito al referendum sull’acqua pubblica, lasciando sempre più spazio agli operatori privati».