Fedriga non faccia lo struzzo: l’opposizione deposita in Consiglio Fvg una mozione sull’incompatibilità dell’assessore Bini
I Gruppi consiliari Pd, Patto-Civica Fvg e Misto hanno depositato in Consiglio Fvg una mozione sull'”Incompatibilità dell’assessore Bini: il presidente valuti il caso ed eventualmente assuma le azioni necessarie al fine di superarla”, sottoscritta da tutti i consiglieri regionali delle opposizioni, mozione che, hanno spiegato in una conferenza stampa, presenta nuove prove sulla vicenda dell’incompatibilità dell’assessore Sergio Emidio Bini, messo nel mirino per la sua posizione da dirigente di Euro&Promos. «I nuovi elementi sul possibile conflitto di interessi dell’assessore Bini, si legge in una nota, pongono in maniera ancora più forte la questione della incompatibilità tra il suo ruolo nella Giunta Fedriga e quella di azionista di riferimento e dirigente apicale dell’impresa Euro&Promos spa, affidataria (come emerge ora) dal 2018 di diversi appalti pubblici, dall’Arpa Fvg, all’Asfo, passando per il Cro di Aviano ed Elettra-Sincrotrone. Il presidente Fedriga per primo, e tutto il centrodestra, non possono mettere la testa sotto la sabbia, è ora di fare chiarezza su una situazione inaccettabile che di normale ha davvero poco e che getta ombre sulle istituzioni». Lo affermano i consiglieri regionali di opposizione Diego Moretti e Roberto Cosolini (Pd), Massimo Moretuzzo e Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) e Rosaria Capozzi (Misto-M5s, Open Sinistra Fvg, Avs) che oggi, insieme ai colleghi Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), Laura Fasiolo (Pd), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Serena Pellegrino (Avs) hanno preso parte alla conferenza stampa durante la quale hanno illustrato la mozione (sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione) “Incompatibilità dell’assessore Bini: il presidente valuti il caso ed eventualmente assuma le azioni necessarie al fine di superarla”. «La vicenda – hanno spiegato i consiglieri durante la conferenza stampa – parte da maggio di quest’anno con un’interrogazione che chiedeva di chiarire la posizione di Bini rispetto alla società di cui è azionista di riferimento e dirigente apicale in pieno servizio, per proseguire con atti successivi fino a che durante la commissione del 5 ottobre, l’assessore Roberti chiamato a rispondere sulla questione per conto della Giunta, affermava che Euro&Promos spa non fosse affidataria di appalti pubblici da parte di enti regionali. Già allora rilevammo che la Euro&Promos FM spa, se anche non svolgeva direttamente attività per la Regione, finanzia il patrimonio, garantisce l’indebitamento, gestisce funzioni strategiche nei confronti di Euro&Promos Social Health care società cooperativa, che invece ha in appalto servizi dalla Regione. Si configura quindi una conduzione di gruppo unico in cui la spa rappresenta il soggetto forte. Inoltre da un’attenta analisi e lettura di documenti pubblici, la realtà appare ancora più grave con l’evidenza che oltre alla cooperativa esiste, a partire dal 2018, un coinvolgimento diretto della spa in affidamenti da enti regionali». L’imparzialità della pubblica amministrazione, hanno affermato inoltre i consiglieri «è un principio affermato dalla Costituzione ed è evidente che l’imparzialità del pubblico, il suo essere all’esclusivo servizio della comunità, deve essere e nel contempo apparire e questo per la credibilità delle Istituzioni e per la fiducia dei cittadini. Senza farne una questione personale ci rivolgiamo al presidente Fedriga perché riteniamo che questa vicenda non solo non sia risolta, ma che sia lesiva dei principi di imparzialità e della buona immagine dell’amministrazione. Non è accanimento, è stare nella ratio della norma sulle incompatibilità che si riferisce a posizioni societarie anche meno rilevanti di questa, ed è tener conto della sensibilità dei cittadini e delle imprese».