Fedriga presenta la sua lista personale autonoma dalla Lega. Salvini sparisce dai simboli

Inutile dire che le ammnistrative hanno specificità diverse dalle nazionali e ancora di più lo sono in quando al voto va una regione piccola e tutto sommato eterogenea come il Friuli Venezia Giulia. Quindi non c’è da meravigliarsi che non si ripropongono tout cour le dinamiche nazionali anche se le varizioni sul tema sono spesso viziate più da fattiori personali che da scelte politiche anche se alla fine ripercussioni ci sono certamente. Così non si poteva non notare come nella coalizione di centrodestra che appoggi Massimiliano Fedriga alla riconferma della presidenza non apparirà da nessuna parte il nome di Matteo Salvini non solo a fianco a quello di Fedriga nella lista del presidente ma neppure in quello della Lega. In sostanza quello che prima appariva per  i sodali del Carroccio un valore aggiunto oggi è qualcosa da cui prendere le distanze, quasi di cui vergognarsi. Lo ha spiegato in qualche modo , anche se non ammettendo la fine del suo idillio personale con il “capitano”  lo stesso Fedriga oggi presentando a Udine il simbolo della sua lista “Fedriga Presidente”, che appoggia la sua candidatura a “governatore” del Fvg alle prossime regionali. “La mia lista civica, ha detto Fedriga, si aggiunge alla coalizione di centrodestra, è complementare a tutte le forze e non alternativa, mi auguro possa portare un valore aggiunto alla coalizione stessa, e un’opportunità in più per i cittadini che decideranno di sceglierci premiando il nostro buon governo di questa regione negli ultimi cinque anni”. Peccato però che, sondaggi alla mano molti della vecchia maggioranza, come maionese impazzita hanno abbandonato il partito di provenienza e si stanno ricollocando e la Lega non è certo la scelta più gettonata, anzi. Parlando della grafica del suo simbolo personale Fedriga ha spiegato così la scelta: “Un simbolo semplice, con un messaggio forte e immediato. Nella lista Fedriga presidente ci saranno non solo persone che provengono dalla Lega, il partito a cui appartengo, ma anche da altre forze politiche di centrodestra, e da un mondo civico che non ha mai avuto esperienze politiche. La lista non vuole chiudersi, vuole aprirsi e dare questa opportunità all’elettore”. I nomi dei candidati, ha annunciato Fedriga, “47, saranno presentati nelle singole province nei prossimi giorni”. Tornando alla macanza di Salvini nei simbolo Fedriga ha risposto che ci sono già esperienze di questo tipo nel resto d’Italia. “ Come sapete – ha proseguito – non sono più coordinatore del partito in questa regione, la Lega fa delle scelte a seconda della tornata elettorale che si trova di fronte, e la Lega in Fvg ha legittimamente scelto di mettere il mio nome sul suo simbolo come accaduto con Bucci a Genova”. A commentare a caldo  la scelta di Fedriga è stato a stretto giro il segretario regionale di Pd Renzo Liva secondo cui in realtà la lista Fedriga è scialuppa salvataggio per molti del centrodestra.  “La lista Fedriga è una scialuppa di salvataggio non un valore aggiunto, ha detto Liva, segna la fine della Lega come partito di raccolta del nord e l’irrilevanza delle forze moderate nel centrodestra. A prescindere dai numeri che farà, è già deciso che questo listone non avrà peso politico perché non ha identità politica e serve a nascondere le baruffe di potere interne alla coalizione. Il momento magico di Fedriga a livello nazionale è finito, bisogna che il bluff venga alla luce anche in Friuli Venezia Giulia e il Pd farà di tutto per smascherare il vuoto nascosto dietro al Governatore. Non s’illuda di spacciare per buongoverno la pioggia di denaro pubblico ottenuto senza merito e sparso solo per fare consenso”.

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