“Fermare il declino della sanità Fvg”: dal congresso di Cervignano l’appello del sindacato pensionati della Cgil
Una «mobilitazione costante e crescente» nei confronti del Governo nazionale, che punti in primis a una riforma del fisco, capace di colpire l’evasione e di tutelare i redditi dei pensionati, che sono quelli che pagano più tasse a parità di reddito e che si sono visti tagliare la rivalutazione degli assegni. Ma anche un’azione decisa nei confronti della Giunta Fedriga, che «pur disponendo di risorse aggiuntive straordinarie non ha saputo programmare un disegno strategico di crescita socioeconomica della regione». Sono questi gli obiettivi che si prefigge il Sindacato pensionati Cgil del Friuli Venezia Giulia, convinto anche della necessità di un radicale cambio di rotta sul fronte delle politiche sanitarie. A dirlo Roberto Treu, confermato a larga maggioranza (78% di favorevoli) nel ruolo di segretario generale, al termine del congresso regionale tenutosi ieri a Cervignano. «Le manovre finanziarie e di bilancio di questa Regione, che disponevano di oltre un miliardo di risorse aggiuntive delle manovre autunnali e degli ulteriori 300 milioni della legge di bilancio 2023, dimostrano che gli indirizzi prevalenti di spesa rispondono a logiche elettorali, piuttosto che alla capacità di intervenire sui punti critici e di indicare una strategia di sviluppo», ha affermato Treu nella sua relazione introduttiva. «La dimostrazione – ha aggiunto – emerge dalla riduzione dal 59 al 51% della percentuale di bilancio destinata alla salute e da un aumento nominale dei fondi per il 2023 che non copre neppure la metà della crescita dell’inflazione».
La situazione critica della sanità regionale è stata uno dei temi principali della relazione, letta davanti a una platea nella quale, oltre al sindaco di Cervignano Andrea Balducci, intervenuto per i saluti, figuravano tra gli altri il candidato alla presidenza della Regione Massimo Moretuzzo, il segretario regionale del Partito democratico Renzo Liva, i segretari regionali della Uil pensionati e della Fnp Cisl, Magda Gruarin e Renzo Pizzolitto, i rappresentanti dei sindacati pensionati della Slovenia, della Croazia e dell’Ungheria. A preoccupare lo Spi, sul fronte delle politiche sanitarie, i vuoti di personale, l’allungamento delle liste di attesa, la «carenza di medici di base, confermata dal peggior rapporto medici assistiti a livello nazionale», la scelta di «allargare progressivamente il ruolo della sanità privata», una riforma sanitaria «che penalizza la territorialità e la sanità di prossimità», la «pervicace indisponibilità della Giunta Federiga a realizzare confronti di merito con i sindacati e con le tante espressioni del mondo sanitario».
Da qui, per Treu, la necessità di proseguire nella mobilitazione che ha visto lo Spi e la Cgil parte della rete di associazioni che ha raccolto 15mila firme a sostegno della campagna per la difesa della sanità pubblica. Aperto dalla relazione di Treu e caratterizzato anche dagli interventi del segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta e di Carla Mastrantonio, della segreteria nazionale di pensionati Cgil, il congresso si è concluso con l’elezione del nuovo direttivo, dei delegati che rappresenteranno lo Spi al congresso nazionale di Verona e a quello della Cgil regionale, in programma il 2-3 febbraio e Tricesimo, e dell’assemblea generale. È stata quest’ultima, come previsto lo Statuto, ad eleggere il segretario.