Fogolâr Furlan di Lione portano i mosaici dinamici del maestro Giulio Menossi in mostra

C’è grande soddisfazione da parte del Fogolâr Furlan di Lione perché, tramite la collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della città francese, il maestro mosaicista-artista di Udine, Giulio Menossi, sarà presente all’inaugurazione della sua mostra personale a Lione. Giulio Menossi presenterà dunque oggi, 5 settembre, i suoi “mosaici dinamici”, in una mostra allestita presso l’IIC stesso che si chiuderà poi il prossimo 28 settembre. I mosaici dinamici sono dei fuochi artificiali cristallizzati, fissati in smalti e pietre. Sono opere d’arte innovativa di rara qualità. Ne sanno qualcosa a Lione, città d’arte francese costruita e cresciuta anche grazie ai mosaicisti friulani. Danilo Vezzio, Presidente del Fogolar Furlan lionese, mostrando la sua soddisfazione ha voluto citare due grandi antenati come i Mora e Facchina, “questi hanno lavorato a Lione nel periodo 1860-1910; un’altra dozzina di mosaicisti friulani sono arrivati a Lione nel 1955/1970 e di certo non erano tutti maestri-artisti, erano semplici mosaicisti e la grande differenza con Menossi è la genialità, la creatività ed anche una abilità davvero stupefacente”. Le qualità eccezionali di Giulio Menossi sono già conosciute nel mondo, dalla Turchia alla Patagonia, passando dalla Sardegna, grazie a dei simposi da lui gestiti come direttore artistico. Si deve segnalare che dalla Bottega di Mastro Giulio, sono usciti capolavori in mosaico di alto valore artistico-diplomatico, per esempio un ritratto di Mustafa Kamal padre della Turchia moderna, poi nella modernissima stazione di Dar es Salam, il pannello di Julius Nyerere padre fondatore della Tanzania, che sono considerate “opere di pace”, di “fraternità tra popoli”, e “una valorizzazione della nostra cultura artistica italiana-friulana in Africa”. A Lione, la Basilica Fourvière è stata definita la “Cappella Sistina del mosaico”, realizzata dai nostri antenati friulani. E ora, a Lione, Giulio Menossi “ci dimostra la straordinaria evoluzione del mosaico, da elemento decorativo immobile fisso, ad un dinamismo di tessere, di forme, esplosioni di colori senza maschere”. (fonte aise)