Frana in Carnia: Pd, serve commissario per tempi celeri
«La chiusura di passo Monte Croce Carnico è un danno economico grave per la comunità locale, ma non solo. È necessario fare prestissimo e per farlo chiediamo che vengano dati poteri speciali, venga indicato un commissario che avvii un’interlocuzione forte con Anas, la Regione Fvg guidi e accompagni una scelta che è già tracciata e indennizzi chi ha subìto pesanti danni». A chiederlo sono il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) e la deputata Debora Serracchiani che oggi, insieme al sindaco di Paluzza, Luca Scrignaro sono intervenuti in una conferenza stampa a Udine durante la quale hanno affrontato la situazione e le criticità legate all’emergenza connessa all’interruzione della strada statale 52 bis in Carnia a seguito della frana di inizio dicembre 2023 e illustrato le proposte per la loro risoluzione delle problematiche.
Nel 2016, hanno ricordato Mentil e Serracchiani, «era stata siglata una convenzione tra il ministero, Anas, la Carinzia e la Regione Fvg, che poneva le basi per la messa in sicurezza della strada e metteva a disposizione anche le risorse. Oggi c’è un progetto di fattibilità, realizzato anche dalla Carinzia e presentato anche dal Comune di Paluzza nel 2020. Si segua, dunque, l’unica strada possibile, perché soluzioni come il tunnel non sono percorribili: l’ipotesi nella parte alta costerebbe 700milioni e quella bassa 250. Non ci sono queste risorse, ma soprattutto non c’è l’interesse perché non risolverebbe i problemi che riguardano l’economia e le famiglie».
Se Mentil, già sindaco di Paluzza, ha sottolineato «la situazione della Valle del But di disagio totale e di un isolamento mai provato prima», il sindaco Scrignaro ha chiesto «innanzitutto di dare la massima urgenza», ma anche di «instaurare un rapporto diretto con Regione e Anas perché è fondamentale avere un canale diretto tra enti, poiché abbiamo la necessità di rassicurare e dare consapevolezza a cittadini e imprese rispetto a quello che sta succedendo».