In particolare il loro appuntamento annuale è per il World Cleanup Day, che quest’anno sarà il 21 settembre 2019. Nella edizione 2018 quasi 18 milioni di persone di 157 paesi si sono schierati contro il problema della spazzatura globale raccogliendo 88.500 tonnellate di rifiuti, pari quasi a 9 Torri Eiffel.
Ora Let’s do It! Italy raccoglie la bandiera lanciata da Greta Thunberg, una ragazza di 16 anni che ha deciso di sedersi davanti al parlamento svedese per tre settimane, per protestare contro la mancanza di reali politiche sulla questione climatica, e che ha pubblicato quello che stava facendo su Instagram e Twitter. F
La sua protesta presto è diventata virale. L’8 settembre 2018 Greta ha deciso di continuare a presentarsi davanti al parlamento svedese ogni venerdì. Dopo la sua insistenza la Svezia ha deciso di mettersi in linea con la Cop21 di Parigi. Il mondo si è accorto definitivamente di lei quando al Forum di Davos ha detto “state rubando il futuro ai vostri figli”.
Greta ha fatto scuola. Non solo si sono diffusi a macchia d’olio gli hashtag #FridaysForFuture e #Climatestrike, ma ragazzi di diverse nazioni, e poi anche adulti, hanno iniziato a protestare davanti al parlamento e ai comuni del proprio Paese. Anche in Italia da alcune settimane in diverse città un numero nutrito di giovani si ritrova in piazza ogni venerdì per protestare contro il cambiamento climatico. A dicembre Time l’ha inserita tra i 25 teenager più influenti del 2018.
Il discorso di Greta Thungerg alla Cop 24 di Katowice tradotto in italiano:
“Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.
Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. (…) Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile. La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso.
Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.
Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale. Noi dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull’uguaglianza e se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema significa che dobbiamo cambiarlo. Non siamo venuti qui per pregare i leader a occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene al popolo. Grazie”.