Fvg violenza di genere: Il progetto europeo Change insegna come avvicinare gli uomini che agiscono violenza
Nel 2021 sono state oltre 2000 le donne che hanno contattato i centri antiviolenza del Friuli Venezia Giulia. Se si considerano gli accessi totali, anche precedenti l’inizio del percorso di uscita dalla violenza, si sfiorano i 5000 contatti, di cui poco più di un terzo avvenuti di persona al centro o agli sportelli del centro. Rispetto al totale dei contatti registrati nel 2021, uno su cinque è un primo contatto o un nuovo accesso. Le donne per le quali era in corso un percorso di uscita dalla violenza erano 1.185 e di queste il 63,9% avevano iniziato tale percorso proprio nel 2021, in 6 casi su 10 inviate dai servizi territoriali (fonte Regione FVG). Dal 19 aprile al 25 maggio una serie di percorsi formativi online gratuiti, rivolti a operatori di prima linea di Friuli Venezia Giulia e Veneto, in particolare dei territori di Pordenone e Gorizia, e di Treviso e della Sinistra Piave, che saranno condotti da operatrici psicologhe del Centro Ascolto Uomini Maltrattanti. Li propone il progetto europeo “CHANGE. Pathways to prevent and combat gender-based violence”, co-finanziato dalla Commissione Europea e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca, per perseguire il cambiamento nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, e il cammino passa anche attraverso chi opera in prima linea e si relaziona con uomini che hanno scelto di agire violenza, ed è impegnato nei Servizi sociali, sanitari, di protezione all’infanzia, Forze dell’ordine, specialisti privati, volontari.
Sei le edizioni previste su piattaforma Teams, con 10,4 crediti ECM per figure professionali sanitarie, richiesti anche i crediti per Assistenti sociali, che contano di coinvolgere 180 operatori di prima linea, per fornire competenze specifiche sulla rilevazione della violenza e le strategie di accompagnamento degli uomini che la commettono ai Centri specialistici del territorio. Obiettivo è costruire risposte coordinate tra i servizi esistenti, incrementando anche la sicurezza delle donne vittime di violenza.
I NUMERI DELLA VIOLENZA NEL 2021
In Europa, oltre una donna su cinque (22%) ha subito violenza fisica e/o sessuale ed il 43% ha avuto esperienza di una qualche forma di violenza psicologica, da un compagno attuale o precedente. In Italia, gli ultimi dati Istat (riferiti al 2021) mostrano che il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
Nel corso del 2021 sono state oltre 2000 le donne che hanno contattato i centri antiviolenza del Friuli Venezia Giulia, se si considerano gli accessi totali, anche precedenti l’inizio del percorso di uscita dalla violenza, si sfiorano i 5000 contatti, di cui poco più di un terzo avvenuti di persona al centro o agli sportelli del centro. Rispetto al totale dei contatti registrati nel 2021, uno su cinque è un primo contatto o un nuovo accesso. Le donne per le quali era in corso un percorso di uscita dalla violenza erano 1.185 e di queste il 63,9% avevano iniziato tale percorso proprio nel 2021, in 6 casi su 10 inviate dai servizi territoriali (fonte Regione FVG).
In Veneto nel 2021, i servizi antiviolenza regionali hanno gestito 6.432 contatti, con 3.450 prese in carico, il doppio rispetto al 2020 (fonte Regione Veneto).
La violenza domestica e l’abuso hanno un impatto devastante sulla salute ed il benessere delle vittime, con effetti e conseguenze negative a lungo termine per tutti i soggetti coinvolti, incluso chi la agisce. Per contrastare questo tipo di violenza è essenziale adottare una strategia complessiva che metta in sicurezza le vittime e si occupi anche della presa in carico dell’uomo che tali violenze agisce.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) richiede agli Stati membri dell’Unione Europea di investire nei programmi di presa in carico degli uomini autori di violenza nelle relazioni di intimità e degli abusanti sessuali.
In questo contesto s’inserisce la formazione proposta, destinata a operatori di prima linea dei Servizi sociali, sanitari, di protezione all’infanzia, Forze dell’ordine, specialisti privati, volontari, che entrano in contatto con uomini fruitori dei propri servizi.
La formazione utilizza il modello formativo ENGAGE, messo a punto nel 2018 dal Centro Ascolto Uomini Maltrattanti insieme ad altri partner europei, su finanziamento della Commissione Europea. La formazione è gratuita e si articola in sei edizioni in modalità online su piattaforma Teams, ed ogni edizione è composta da due incontri di quattro ore ciascuno. La prima edizione si terrà il 19 aprile e 26 aprile dalle 9 alle 13, la seconda edizione il 20 e 27 aprile; la terza edizione il 3 e 10 maggio; la quarta edizione il 4 e 11 maggio; la quinta edizione il 17 e 24 maggio; la sesta edizione il 18 e 25 maggio.
Le docenti sono operatrici psicologhe del Centro Ascolto Uomini Maltrattanti di Firenze, Stella Cutini, Letizia Baroncelli e Silvia Amazzoni. Per iscrizioni fare clic sul link di ogni singola edizione presente nella locandina ENGAGE.
Info: chiara.grando@itaca.coopsoc.it.
“CHANGE” è un progetto biennale, inserito all’interno del Programma CERV 2021 – Citizens, Equality, Rights and Values, Sezione DAPHNE della Commissione Europea, che coinvolge un partenariato ricco di competenze: oltre alla capofila Cooperativa Itaca, vede la presenza di Comune di Pordenone e Comune di Treviso, AsFO, AsuGI e Ulss 2 Marca trevigiana, Centro di ascolto uomini maltrattanti, Fondazione di comunità Sinistra Piave, Ires Fvg, Aps L’Istrice, Relive – Relazioni libere dalle violenze, Cooperativa sociale Una casa per l’uomo, European Network for the Work With Perpetrators of Domestic Violence.
Info e contatti su https://itaca.coop/progetto-change/