Gestire la rivoluzione digitale per il futuro delle Imprese. Giornata sul tema dell’innovazione organizzata da Confcommercio FVG

Udine 29 Marzo 2019. Convegno Innovazione . Foto Petrussi

«Si viene configurando un quadro di sostanziale stagnazione dell’economia italiana per l’anno in corso. E sulle prospettive per il prossimo anno, pesa l’ipotesi degli incrementi Iva da 23 miliardi. Due, dunque, le nostre richieste: la prima è un decreto crescita che rimetta in moto investimenti pubblici e investimenti privati, e che prosegua il percorso di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro. La seconda è un Documento di economia e finanza che delinei un percorso rigoroso e credibile per il disinnesco degli aumenti Iva fondato su tre azioni: più crescita, contrasto e recupero di evasione ed elusione, dismissione del patrimonio pubblico». Il presidente di Confcommercio nazionale Carlo Sangalli è intervenuto stamattina nella Sala Valduga della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, ospite del presidente regionale Giovanni Da Pozzo alla partecipatissima giornata di lavori sul tema dell’innovazione come motore di crescita del commercio e del turismo. Una giornata formativa dedicata alle pmi e in particolare a quelle del variegato settore rappresentato dalla categoria che, in Fvg, tra commercio, ospitalità e servizi, conta oltre la metà di tutte le 90 mila le imprese attive.

«Questi incontri di Udine – ha aggiunto Sangalli – ci ricordano che l’innovazione e la digitalizzazione sono i migliori propellenti per la maggiore produttività. Anche in questo caso due richieste, in vista del decreto crescita e del Def: un piano compiuto per l’innovazione nel sistema dei servizi, cioè un Servizi 4.0, perché, in Europa e in Italia, i servizi di mercato esprimono oltre il 59% del valore aggiunto; e poi la valorizzazione dello strumento dei voucher per la digitalizzazione per rispondere con semplicità alle esigenze di tantissime piccole imprese».

Al presidente Da Pozzo il compito di fare gli onori di casa. «Come Confcommercio regionale – ha anticipato in apertura di lavori – con gli amici presidenti delle altre province abbiamo deciso di organizzare quest’anno quattro eventi, uno per capoluogo, per approfondire tematiche cruciali dell’economia di oggi. Il primo, proprio qui, sull’innnovazione, quindi a Pordenone su tematiche europee, a Trieste sul tema attualissimo delle infrastrutture, soprattutto alla luce della cosiddetta via della Seta, questione affascinante con prospettive ma che richiede grande attenzione, e infine a Gorizia su territorio e cultura». Da Pozzo ha collegato l’innovazione attuale con quella di qualche secolo fa, con la figura di Jacopo Linussio, uno dei più lungimiranti imprenditori carnici del Settecento, che trasformò con intelligenza il modo di lavorare e fare impresa nella montagna friulana e coniò anche una sua moneta, «una sorta di bitcoin ante litteram», ha detto Da Pozzo, ricordando come l’innovazione sia una chiave di sviluppo con radici molto forti sul nostro territorio. «Oggi – ha aggiunto –, siamo arrivati alla sharing economy e alla digital economy, che stanno rivoluzionando tutta l’economia, il lavoro, la finanza, la società. Si aprono scenari ancora inesplorati ma assolutamente affascinanti e con enormi potenzialità che, come sistema di piccole e medie imprese, dobbiamo conoscere e saper cogliere per crescere ed essere più competitivi».

Un concetto ripreso dall’assessore Fvg Sergio Emidio Bini, che ha portato il saluto della giunta regionale, evidenziando come la rivoluzione digitale possa spaventare, ma sia un fenomeno che non si può fermare e vada necessariamente gestito. Per Bini, vanno date regole chiare e certe, anche dal punto di vista dell’imposizione fiscale. In questa situazione, ci vuole una Pubblica amministrazione attenta, rapida, veloce, in grado di assecondare il mercato che cambia e insieme tutelare le imprese presenti. Soprattutto le piccole imprese – ossia il 95% delle imprese del Fvg – vanno aiutate, stimolate e accompagnate verso il futuro, e l’impegno della Regione va proprio su questo fronte, operando concretamente, con misure come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, con interventi di supporto per la gestione dei big data e per la cyber security. Temi su cui si è soffermato anche il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin, evidenziando la sfida della semplificazione che, anche con le nuove tecnologie, l’amministrazione Fvg si è posta come obiettivo e ricordando che la prossima settimana il consiglio sarà chiamato a votare una serie di norme volute dopo una fase di ascolto della comunità, piccoli interventi che però serviranno a superare una serie di complicazioni e a semplificare. Sull’importanza della sensibilizzazione e diffusione dell’innovazione nell’economia e nella società sono intervenuti in avvio lavori anche il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini (ricordando come sia oggi «difficile trovare figure professionali esperte nel campo dell’informatica») e il sindaco di Udine Pietro Fontanini.

La giornata è proseguita con la moderazione del project manager di Friuli Future Forum della Cciaa Pn-Ud Renato Quaglia, che ha introdotto gli interventi specializzati di Euro Beinat, università di Salisburgo, (Intelligenza artificiale come motore di crescita e innovazione), del presidente di Confidi Friuli Cristian Vida e di Francesco Iannella, regional manager Nord Est UniCredit (L’innovazione nella finanza), del direttore Innexta Consorzio camerale Credito e Finanza Danilo Maiocchi (L’innesto del digitale nella finanza di impresa), del founder Mister Fogg Carles Ribot Cabrer (Immersive technologies, can they help to improve our life and business?). Nel pomeriggio, a partire dalle 14, il direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier intervista sulle “esperienze digitali” Roberto Cella, di Riel srl, Antonio Abramo, università di Udine, e Fabio Passon, presidente Giovani Imprenditori Cciaa Pn-Ud. A seguire Massimiliano Ventimiglia, founder Onde Alte (Shared value: nessuna azienda è un’entità a se stante), Renato Mattioni, Confcommercio nazionale (Rete delle reti) e Andrea Granelli, founder Kanso (Sart City & Negozio 4.0. Digital transformation del punto vendita e rigenerazione urbana).