Sarà “rinascimento” o semplice restaurazione? Gianpietro Benedetti eletto nuovo presidente di Confindustria Udine
Gianpietro Benedetti è il nuovo presidente di Confindustria Udine. È stato eletto dall’Assemblea dei Delegati riunitasi ieri pomeriggio a palazzo Torriani. Benedetti subentra ad Anna Mareschi Danieli. L’Assemblea dei Delegati ha altresì provveduto, su proposta del presidente, ad eleggere nell’incarico di vicepresidenti dell’Associazione Piero Petrucco, al quale è stata attribuita la funzione vicaria e le deleghe all’ambiente, alla sostenibilità e alla cultura, Anna Mareschi Danieli, delegata all’implementazione del programma e, nello specifico, a formazione, natalità e famiglia, internazionalizzazione, PNRR e infrastrutture, e Dino Feragotto con deleghe a ricerca, innovazione e digitalizzazione. A completamento della squadra, il presidente Benedetti ha comunicato all’Assemblea la volontà di avvalersi di alcuni referenti, incaricati di presidiare alcune tematiche specifiche: Massimo Masotti (trasporti e logistica), Matteo Di Giusto (responsabilità sociale di impresa), Francesca Cancellier (women empowerment), Vito Rotondi (reclutamento qualificato e manodopera specializzata), Matteo Tonon (rapporti associativi, semplificazione statutaria e rapporti interni), Marco Bruseschi (energia e rinnovabili). Fin qui il nuovo organigramma, ma al di là delle nomine l’interrogativo da porsi è se basterà l’innegabile carisma del nuovo presidente, che si è presentato con una sgargiante cravatta rossa, a ricucire gli strappi multipli di una associazione che, comunque la si veda, è stata in passato locomotiva trainante dell’economia del Friuli. Una domanda alla quale la risposta arriverà giorno per giorno, perchè Benedetti da capitano d’industria sa bene che il consenso, all’inizio, si può anche imporlo manu militare, ma per mantenerlo e consolidarlo è necessario dare prova di buona gestione giorno per giorno. Diciamo allora che i “fondamentali” (in senso industriale) lui li ha dimostrati sul campo aziendale. Bisognerà però valutare se riuscirà ad essere il presidente di tutti e non solo delle grandi aziende, perchè non basta il condottiero. Se le truppe non ti seguono, se la nuova gestione non riuscirà a dare quelle accelerazioni fondamentali in tema di politiche industriali di cui il Friuli ha bisogno, la sua discesa in campo sarà fatica sprecata. L’obiettivo di Confindustria Udine è tornare ad essere forza trainante di indirizzo a livello produttivo e magari occupazionale in una economia friulana sempre più ripiegata su se stessa ed insidiata da fuoco amico sapendo dialogare con una politica regionale che a livello di giunta opera senza una visione reale di prospettiva. Benedetti ci proverà, del resto la foto dove sorregge da solo il simbolo della associazione di cui da oggi è presidente potrebbe essere evocativa di una situazione non brillante ereditata ma con la quale, e questo forse è un limite pur se comprensibile, non si è voluto marcare uno strappo deciso. C’è poi il problema del suo “stile” nelle relazioni sindacali, ma forse il suo nuovo ruolo gli consiglierà maggiore prudenza rispetto al suo modo muscolare in atto alla Danieli, ma non c’è da scommetterci.