Giornata delle Memoria: Ipocrisie di casa nostra

In questi giorni si svolgono un po’ ovunque nelle città italiane manifestazioni che rendono omaggio alla memoria di anni tragici in cui la discriminazione razziale, politica e culturale, operò scempio di milioni di vite umane e dei loro diritti, devastando intere comunità nel nostro Paese.
Protagonisti di tali orrori furono molti italiani che, come sottolinea il nostro Presidente Mattarella, perfettamente integrati nella folle logica e nella criminale strategia fascista e per nulla sottomessi a ordini tedeschi, provvidero a realizzare la persecuzione, deportazione e lo sterminio di migliaia e migliaia di oppositori, ebrei soprattutto, ma anche zingari ed appartenenti ad altri nuclei etnici, oltre a comunisti, socialisti, antifascisti invisi al regime. Anche nelle nostre terre ricordiamo bene il tallone di ferro usato contro ogni sorta di minoranza etnica, soprattutto nella comunità slovena o di cultura slava.

Per molti si tratta di ricordi che ancora devastano intimamente e collettivamente, ritenendo assolutamente necessaria una vigilanza attenta e una dura repressione di tutto quanto ne possa evocare le insane teorie e le infauste gesta e che purtroppo si manifesta nuovamente in vari modi nella nostra quotidianità e nella comune tolleranza.

Personalmente penso che questa difesa dei valori democratici e umani passi attraverso atti quotidiani di tutti noi, e che, a chi ci amministra, ad ogni livello, spetti l’obbligo di dare segnali, esempi e riferimenti etici alla nostra Costituzione che persegue il fascismo e i suoi epigoni.
Purtroppo questa condivisione etica e culturale non è affatto scontata come vediamo da esempi eclatanti quali la commemorazione ai fascisti della X Mas che ogni anno si svolge nella sede del Comune di Gorizia, o la recente intitolazione di una via a un fascista picchiatore a Monfalcone, o una lunga serie di esternazioni di matrice razzista e neofascista sui social da parte di amministratori e figure pubbliche regionali, sull’onda di un revisionismo pseudo storico che ha un movente esclusivamente politico.

A chi ancora non abbia chiaro il motivo del gesto operato da Euritmica due anni e mezzo or sono, quando dichiarammo di non voler avere più nulla a che fare, non con Udine, ma con questa Amministrazione, in seguito all’alleanza che il sig. Fontanini ha stretto con forze neofasciste cittadine per avere i voti necessari alla sua elezione alla carica di Sindaco (offrendo in cambio l’ingresso tra le cariche istituzionali del nostro Comune, Medaglia d’Oro alla Resistenza, a rappresentanti di tali schieramenti), vorremmo ribadire ancora la motivazione ed il senso di tale scelta.

In questi due anni e mezzo il sig. Fontanini ha “ripulito” un po’ la sua squadra da alcuni di questi elementi (da lui rimossi non perché “illuminati” da cotanti ideali, ma in quanto risultati anche dei perfetti incapaci…), ma non ha mai chiesto scusa alla sua città e ai friulani di una scelta che ha legittimato i neofascisti portandoli a sedere a Palazzo D’Aronco; si sarebbe trattato di una minima dimostrazione di coerenza democratica, slancio che ha dimostrato persino un “genio” come il gestore della malga Pramosio che, dopo aver insultato apertamente la figura della Senatrice Liliana Segre, ha ritenuto di rivolgerle le sue scuse.

Il sig. Fontanini no, non ha mai chiesto scusa agli udinesi; rivendica ancora la bontà della sua scelta e delle sue frequentazioni politiche, mettendo in imbarazzo tutto lo scenario democratico che gli deve anche stringere la mano o ascoltarlo alle commemorazioni in cui depone ghirlande tricolori con vuoti discorsi di circostanza.

Per questo vorremmo fosse chiaro ancora una volta perché una realtà che opera nel mondo culturale come Euritmica non intende riconoscere, pagandone le conseguenze…, la carica che il sig. Fontanini si è “guadagnato” in questo modo.
Per noi l’antifascismo resta un cardine imprescindibile come valore democratico e fortemente culturale con cui, con onestà intellettuale, da sempre operiamo ed opereremo.

 

Giancarlo Velliscig
Presidente di Euritmica
Associazione Culturale