Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, 25 novembre. Le iniziative a Udine

Bruna Braidotti

Sono stati presentati questa mattina, 14 novembre, al Teatro S. Giorgio di Udine da Arianna Facchini, Assessora alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità, Roberta Nunin, Presidente Commissione per le Pari Opportunità, Ester Soramel, Vice Presidente Commissione per le Pari Opportunità, Rita Maffei, Presidente e co-direttrice artistica del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Anna Zulian, responsabile della Sartoria sociale Fîl di Caritas Udine, i tre importanti appuntamenti teatrali scelti per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Di particolare significato è aprire la giornata di riflessione con i più giovani che, in matinée al Teatro Palamostre, parteciperanno allo spettacolo Se non avessi più te pensato proprio per affrontate il tema della violenza di genere con le studentesse e gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Programmato all’interno della Stagione ContattoTIG Teatro per le nuove generazioni, lo spettacolo è scritto e diretto da Manuel Buttus (Teatrino del Rifo), anche attore in scena con l’attrice Nicoletta Oscuro e con Matteo Sgobino (chitarra e voce).

“La violenza maschile nei confronti delle donne non è un fatto privato, ma è un fenomeno strutturale e diffuso a tutti i livelli della società, che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi”, dichiara l’autore Buttus che continua “con questo testo ho voluto provare a fare i conti con le ragioni per cui gli uomini temono così tanto di sentirsi depotenziati e perché alcuni di loro arrivino a commettere omicidio verso una donna proprio perché donna” conclude Buttus.

La giornata prosegue al Teatro S. Giorgio alle ore 19 con lo spettacolo Luisa, scritto e interpretato dall’attrice Bruna Braidotti. Sola, seduta su uno sgabello come di fronte ad uno specchio, Luisa attraverso un monologo-mosaico ripercorre la sua vita fino ad arrivare a quell’abuso subito nell’infanzia, un fantasma che tormenta il rapporto con ogni uomo nella vita adulta. Il testo nasce dalla collaborazione con molte donne vittime di violenza con cui l’autrice Braidotti si è confrontata dal 1995 ad oggi e mira a mettere in luce gli effetti della violenza sulle donne e sui minori nell’età adulta.

Se non avessi piu te foto Klaus_Martin

Il terzo appuntamento è al Teatro Palamostre alle ore 21 con il concerto-evento contro la violenza di genere RESPECT!, nato da un’idea di Ester Soramel. Il progetto vede la collaborazione dell’Associazione ZeroSuTre e il sostegno della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Udine. Lo spettacolo illustra l’ampio spettro con cui si declina la violenza di genere attraverso l’esibizione dal vivo di musica e arte visiva. La capacità comunicativa di questi linguaggi artistici è universale e colpisce a prescindere da confini territoriali, nazionalità, sesso, età e titoli di studio. Per questo i brani selezionati provengono dal panorama italiano e straniero dagli anni Sessanta fino al presente. L’ascoltatore potrà così accorgersi di come la violenza di genere sia un dramma sociale senza tempo. Il repertorio è presentato da artisti provenienti dal Friuli Venezia Giulia accompagnati da video creati dal visual designer Marino Cecada, da sand art e paper art realizzate dal vivo dagli artisti Fabio Babich e Massimo Racozzi. La violenza di genere è una piaga sociale che non smette di sanguinare. “Nonostante importanti interventi legislativi e la continua promozione di una cultura paritaria, la conta di femminicidi in Italia continua ad aumentare, sono già 79 le vittime in Italia del 2023 (La stampa 7/9/2023)” dichiara l’avv. Soramel. “La cultura del rispetto e il rifiuto della violenza trovano attraverso Respect! una eco che scuote lo spettatore e lo fa riflettere. Il nostro obiettivo è di creare una rete sempre maggiore a sostegno di Respect!, nella speranza di contribuire a debellare una volta per tutte la violenza di genere”.

Nel corso della conferenza stampa Rita Maffei e Anna Zulian hanno inoltre presentato il Protocollo d’intesa tra il Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine ODV EST e il CSS, nato un paio di anni fa che, grazie alle attività del Laboratorio di Sartoria Sociale FîL, ha come obiettivo la valorizzazione, la formazione e l’inclusione sociale di persone in situazione di difficoltà, principalmente donne. Il Centro Caritas e il CSS stanno collaborando alla creazione di prodotti originali, grazie ad esperienze occupazionali che tutelano la dignità delle persone e offrono l’apprendimento di tecniche base di sartoria. Nello specifico Centro Caritas realizza, all’interno dei laboratori socio-occupazionali della Sartoria Sociale FîL, numerosi oggetti (borse, zaini, astucci, portachiavi, pochette) con materiale di recupero fornito da CSS, il quale promuove e fa circolare i materiali creati in sartoria nei propri punti di vendita al pubblico, nei bookshop e nelle biglietterie dei foyer nei Teatri Palamostre e S. Giorgio e sul proprio sito cssudine.it.
Durante la giornata del 25 novembre, la Sartoria sociale FîL sarà ospite del foyer del Teatro Palamostre con una piccola mostra dei lavori prodotti dalle donne che hanno partecipato ai laboratori di “Refashion” e “Up-cycling”: l’atto simbolico di dare “nuova vita” a indumenti non più alla moda e materiali diventati di scarto corrisponde all’opportunità per le persone di sentire che è possibile una “ripartenza” anche da vissuti dolorosi di difficoltà e/o di violenza. Un messaggio di speranza che CSS e Centro Caritas desiderano lanciare in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Centro Antiviolenza Zero Tolerance – contro la violenza sulle donne

Durante la presentazione è stato ricordato anche l’impegno di Zero Tolerance il servizio del Comune di Udine, nato per affrontare il problema della violenza sulle donne. È uno spazio in cui le donne possono trovare delle operatrici qualificate che offrono, nel rispetto della privacy, ascolto e sostegno concreto alle loro scelte e dove possono attivare, se lo desiderano, un percorso di uscita dalla violenza.