Gli occhi dell’Africa: venerdì la scrittrice Sabrina Efionayi introduce una serata tutta al femminile
Ci sarà un’ospite speciale a introdurre a Pordenone la serata di corti al femminile della rassegna cinematografica “Gli occhi dell’Africa”, venerdì 18 novembre alle 20:45 a Cinemazero. Alle figure di donne di ogni età e provenienti da Paesi diversi ritratte nei film, infatti, si aggiungerà la testimonianza dal vivo di Sabrina Efionayi, scrittrice afro-discendente, autrice di “Addio, a domani”. Il libro, uscito quest’anno per Einaudi e diventato un caso letterario per la forza della narrazione, racconta l’incredibile storia vera della giovane, una ragazza di origine nigeriana cresciuta a Napoli con due mamme e tra due culture. La rassegna “Gli occhi dell’Africa”, giunta alla XVI edizione, è promossa da Caritas, Cinemazero, L’Altrameta e Centro culturale Casa dello Studente.
Dopo aver ascoltato le parole di Efionayi, la serata del 18 novembre prosegue, in collaborazione con FMK – short film festival, con la proiezione di quattro brevi e delicate narrazioni, di cui due film di animazione in anteprima nazionale. Si comincia con “Al-Sit”, della regista Suzannah Mirghani, un corto ambientato in un villaggio di coltivatori di cotone del Sudan. Qui, la quindicenne Nafisa, innamorata di Babiker, sembra avere il destino segnato dalla decisione della sua famiglia, e in particolare della potente nonna, matriarca del villaggio, che le ha combinato il matrimonio con un giovane uomo d’affari sudanese che vive all’estero. Il film ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Canal+ al festival internazionale di corti di Clermont-Ferrand, il Grand Prix del Tampere Film Festival, il Premio della Giuria al Busan International Short Film Festival in Corea del Sud, la Menzione Speciale al Malmo Arab Film Festival e il Premio Eccellenza nel cinema al femminile all’European Independent Film Festival.
Con “What did you dream?”, di Karabo Lediga, Miglior Cortometraggio Africa al Durban International Film Festival, gli spettatori si sposteranno in Sudafrica, nell’estate del 1990. La protagonista è l’undicenne Boipelo, frustrata perché, a differenza dei cugini, non riesce a ricordare i propri sogni e questo non le consente di essere d’aiuto alla nonna, nel gioco della lotteria cinese. Ma escogiterà un espediente e riuscirà finalmente a farla vincere: una storia delicata e ammantata di grazia.
La breve animazione “On the surface”, di Fan Sissoko, si muove tra Mali e Islanda. Mostra una giovane donna africana che nuota nell’acqua gelata:una riflessione poetica sull’identità e la difficoltà di crescere un figlio in un Paese in cui non ci si sente a casa. Il contatto con la natura selvaggia e con le sue stesse paure condurranno la protagonista verso la guarigione. Il corto ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria al festival di Clermont-Ferrand e l’Heartwires Award all’Our Heritage Our Planet Film Week.
Il quarto cortometraggio, “Mofiala”, è una produzione togolese e narra di Ayélé, una donna che, contro la volontà del marito, manda la figlia Mofiala a studiare in città. Anni dopo, un’epidemia sconosciuta colpisce il villaggio e Mofiala, diventata nel frattempo medico e ricercatrice in batteriologia, è la persona ideale per affrontare il problema: una grande storia di riscatto al femminile e un film d’animazione originale.
La proiezione dei corti, con l’introduzione di Sabrina Efionayi, verrà proposta anche sabato 19 novembre al mattino per le scuole e, alle 17 in Biblioteca Civica a Pordenone, la giovane scrittrice presenterà il suo libro nell’ambito della rassegna “Il dialogo creativo”.
Accanto alle serate con proiezioni e incontri, “Gli occhi dell’Africa” ha organizzato inoltre, nello Spazio Foto della Casa dello Studente, la mostra fotografica “Sguardi capovolti”, curata dall’associazione Medici con l’Africa Cuamm, di Padova, per far conoscere l’impegno dei medici e dei volontari che operano in Africa da più di settant’anni.