Gli studenti dell’I.s.i.s. d’Aronco di Gemona progetteranno il book finale di Udine Design Week 2021
“La scuola è ferma, ma non si ferma. Il Friuli Venezia Giulia è una regione ricca di energia vitale; Udine Design Week diventa l’occasione per creare nuove sinergie” sono le parole con cui Anna Aurora Lombardi, art director della manifestazione, ha aperto il convegno, svoltosi in modalità online sotto forma di webinar, per presentare il progetto che gli studenti dell’ISIS D’Aronco di Gemona realizzeranno per Udine Design Week: il book riassuntivo di tutta l’edizione 2021.
A portare i saluti dell’Istituto ci ha pensato il dirigente Pierlugi Fiorentini, paragonando l’attività di unione tra i mondi di lavoro e scuola nell’ambito di Udine Design Week a quella che 100 anni fa in Germania si instaurò nella scuola del Bauhaus, dove a insegnare design, grafica e architettura erano chiamati tecnici e artisti, e le commesse provenivano da realtà esterne.
Dal canto suo, Marianna Fantoni, Technical Director Office, Partitions and Acoustic Panelling Division Fantoni, ha concentrato il proprio intervento su Design e sostenibilità evidenziando come “oggi la sfida vera che deve affrontare un’azienda sia togliere il superfluo per valorizzare la qualità del prodotto, e oggi qualità significa sostenibilità”.
Il tema della sostenibilità, affrontato nell’edizione 2020, è il filo conduttore che porta Udine Design Week anche nel 2021. Ogni anno ai partecipanti è proposta una riflessione sulle tendenze in atto nella società, studiate insieme ad Antonella Bertagnin, da sempre impegnata in questa ricerca nel mondo della moda: “Semplicità complesse sono due parole che raccontano un mondo. Oggi i mantra imprescindibili sono: ambiente e tecnologia, e tra questi entra forte il concetto di semplificazione. Viviamo bombardati di stimoli e sono abbondanti gli oggetti tecnologici che dovrebbero semplificarci la vita, quando in realtà non sempre è così”.
Virginio Briatore, filosofo del design, ha fatto sentire la propria voce con una testimonianza scritta che è stata letta da Alessia Riva, studentessa di 5°A dell’indirizzo Grafica e comunicazione, e con un breve video in cui ha esortato a cercare la felicità dentro di sé e non fuori: “Da giovani bisogna tuffarsi nella complessità e con gli anni scegliere, togliere, lasciar decantare”.
La parola è tornata di nuovo ad Anna Aurora Lombardi che ha presentato il MuDeFri, Museo del Design del Friuli Venezia Giulia e ha presentato il video di Udine Design Week 2020.
Infine il professore Daniel Amoroso, il graphic designer Massimo Cum e gli studenti Davide Colombo, Mattia Lauriello e Ginevra Tornesello hanno lanciato il progetto per UDW21, iniziato con lo studio del logotipo“semplicità complesse” componendo intrecci e fusioni tipografiche per comunicare visivamente il significato di questi due termini. Hanno simulato di lavorare come uno studio di progettazione grafica progettando il catalogo istituzionale di UDW in ogni suo aspetto, layout, copertina, disposizioni di testi e immagini. Il book verrà pubblicato in versione digitale, ma sarà anche stampato e veicolato tramite la rivista d’arredo, tutta made in Friuli, Vistacasa.
I saluti finali sono spettati a Pierluigi Fiorentini e Davide Boeri, referente di Confindustria Udine che ci ha tenuto a ribadire l’entusiasmo e l’interesse dell’Associazione per questa importante iniziativa: “Mondo del lavoro e della formazione si devono muovere di pari passo, è fondamentale che gli studenti inizino a rapportarsi con le imprese fin da subito”.
Ulteriori informazioni sul sito www.udinedesignweek.it.