“Grandi” elettori: Shaurli (Pd), stupore per Zanin ancora senza vaccino
“Da settimane a Montecitorio si stanno studiando misure rigorose per mettere in sicurezza le operazioni di voto del presidente della Repubblica, c’è da stupirsi che il presidente Zanin abbia atteso l’ultimo momento per ricevere il vaccino prima di andare a Roma a partecipare alle elezioni, stupisce meno che questa cosa stranamente si sappia il giorno dopo la votazione dei grandi elettori. Anche a prescindere da situazioni personali e considerazioni di opportunità, dopo tutto quanto si è detto nella campagna vaccinale, le istituzioni dovrebbero dare l’esempio ai cittadini e Zanin non può essere all’oscuro del fatto che la validità del certificato verde dopo la prima somministrazione inizia 15 giorni dopo la vaccinazione. Si troverà l’escamotage ma certo non ci facciamo una bella figura con il rischio che uno dei nostri grandi elettori, se riceve la prima dose il 17 gennaio come asserito, non possa partecipare alla prima votazione, che si terrà il 24 gennaio”. Così il consigliere regionale e segretario Pd Fvg Cristiano Shaurli commenta l’annuncio del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, in merito alla sua prima vaccinazione anti Covid-19, che avverrà il prossimo 17 gennaio. “Il decreto legge dello scorso dicembre ha imposto l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori over 50 – aggiunge l’esponente dem – inclusi ovviamente quelli che lavorano in Consiglio regionale: per un eletto ritenevano superfluo dire che vale lo stesso ma ora appare opportuno adeguare al più presto l’obbligo anche ai consiglieri regionali. A suo tempo Zanin era stato fautore del tampone obbligatorio ai consiglieri per partecipare ai lavori in presenza, offrendosi di pagarli di tasca sua, ora – conclude – è il momento di adeguarsi al regime di tanti lavoratori e cittadini”.