Gruppo Hera: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del terzo trimestre 202
I primi nove mesi dell’anno si chiudono con tutti gli indicatori economico-finanziari in forte crescita, a conferma della solidità della multiutility e dell’efficacia della strategia industriale multibusiness. In linea con gli obiettivi del Piano industriale, il Gruppo riconferma la propria capacità di coniugare crescita aziendale e generazione di valore per tutti gli stakeholder, come dimostrato anche dagli investimenti netti e dalle acquisizioni societarie, complessivamente in aumento di oltre il 18%.
Highlight economico-finanziari
Margine operativo lordo (MOL)* a 1.006,8 milioni di euro (+15,1%)
Utile netto di pertinenza degli Azionisti* a 235,5 milioni di euro (+10,0%)
Investimenti netti e acquisizioni societarie per 593 milioni di euro (+18,7%)
Indebitamento finanziario netto e rapporto debito netto/MOL in forte miglioramento, rispettivamente a 4.148,9 milioni di euro e 2,91x*
In miglioramento anche il ritorno sul capitale investito, con il ROI che sale al 9%
Highlight operativi
Importante contributo alla crescita dei settori energetici e dell’area ambiente
Continua la crescita della base clienti energy, salita a 3,8 milioni di unità, con un incremento dell’8,9% in 12 mesi
Sviluppo di ulteriori iniziative per la transizione green e crescenti investimenti in innovazione per il rafforzamento della resilienza degli asset gestiti
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2023.
I primi nove mesi dell’anno si sono caratterizzati per investimenti in crescita e risultati record rispetto ai precedenti esercizi, mostrando una forte resilienza a fronte di fenomeni meteoclimatici estremi incorsi nel territorio di riferimento e di un contesto globale tuttora incerto, che continua a generare una crescita inflattiva generalizzata e un aumento del costo del denaro.
In particolare, i significativi investimenti testimoniano concretamente l’impegno del Gruppo per il rafforzamento della resilienza degli asset gestiti e l’attenzione continua per progetti in grado di accelerare il percorso verso la transizione green, in piena coerenza con il purpose aziendale della multiutility. Le positive performance economico-finanziarie confermano, ancora una volta, l’efficacia delle scelte gestionali guidate da politiche a basso profilo di rischio e una solida strategia industriale multibusiness, bilanciata tra crescita interna e sviluppo per linee esterne e tra attività regolamentate e a libera concorrenza. La gestione ha promosso una crescita con tassi a doppia cifra, garantendo ritorni sul capitale investito al 9%.
* Al fine di rendere la lettura dei risultati più aderente alle effettive performance del business gas e garantire una migliore comparabilità degli stessi, i valori con asterisco includono una rettifica gestionale che considera la valorizzazione dei flussi immessi in stoccaggio ai prezzi correnti del periodo di iniezione. Si rinvia al paragrafo “Riconciliazione special item e rettifiche gestionali con schemi di bilancio Ifrs”, che contiene la riconciliazione tra gli schemi gestionali e quelli di bilancio Ifrs.
Proseguendo il proprio percorso di crescita ininterrotta e con l’obiettivo di fornire ai clienti soluzioni innovative, competitive e sempre più complete, il Gruppo Hera nel corso dei primi nove mesi del 2023 ha continuato ad ampliare il perimetro nelle aree di business in cui opera. Nel settore ambiente, nel modenese è entrato a regime un secondo impianto per la produzione di biometano ed è stata siglata la partnership con ACR di Reggiani Albertino, importante realtà operante a livello nazionale nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all’oil&gas. In ambito IT-TLC, l’acquisizione con Ascopiave del 92% di Asco TLC – seguita poi dalla fusione per incorporazione nella controllata Acantho – ha consentito alla multiutility di potenziare i servizi di connettività, telefonia e data center a livello pluriregionale. Infine, nell’area energy, sono state acquisite la società ferrarese Tiepolo, per la costruzione di un parco solare fotovoltaico a Bondeno, e il 60% della riminese F.lli Franchini, attiva nel settore delle installazioni di impianti termoidraulici ed elettrici e di soluzioni fotovoltaiche per la clientela business. Da ricordare infine la nascita di Horowatt, la NewCo tra il Gruppo Hera e Orogel per la realizzazione entro il 2024 di un impianto agrivoltaico sostenibile e all’avanguardia nello stabilimento cesenate della cooperativa agricola.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“I risultati di periodo evidenziano una straordinaria creazione di valore per tutti gli stakeholder: abbiamo superato il miliardo di Ebitda nei primi nove mesi dell’anno con una crescita record del 15%. Abbiamo, inoltre, incrementato gli investimenti del 19%, garantendo ritorni sul capitale investito del 9%, e contemporaneamente abbiamo continuato a ridurre il debito. Tutti i nostri business hanno contribuito alla crescita, sostenuta per oltre l’80% dall’area energy a mercato per effetto dell’incremento del 9% dei clienti, che hanno raggiunto i 3,8 milioni di unità, e dei servizi per la decarbonizzazione. Significativo anche il contributo dei mercati di ultima istanza che a settembre abbiamo consolidato vincendo 17 dei 18 lotti disponibili per il gas. La crescita organica e le 5 operazioni societarie di questi nove mesi sono state orientate ad innovazione, resilienza decarbonizzazione ed economia circolare, contribuendo all’incremento del margine a valore condiviso che ha superato il 54% del totale continuando a generare benefici incrementali per i territori nei quali operiamo. Proseguiamo velocemente il percorso di sviluppo definito nel piano industriale mantenendo il portafoglio di business equilibrato e cogliendo le opportunità di creazione di valore che ci consentono di accelerarne l’esecuzione”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“L’efficacia delle scelte gestionali e la solida strategia industriale multibusiness ci hanno consentito di ottenere positivi risultati economico-finanziari e, in particolare, di rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel settore ambiente, con margini in crescita e maggiori volumi di rifiuti trattati, potendo contare sulle eccellenti performance della nostra dotazione impiantistica. In partnership con ACR, recentemente entrata nel Gruppo, abbiamo vinto importanti procedure di affidamento nel settore privato dell’oil&gas e stiamo partecipando a gare per la bonifica di siti pubblici a cui sono destinati fondi PNRR. Grazie alla positiva generazione di cassa e alla nostra solida posizione finanziaria siamo arrivati a un rapporto debito netto/MOL a 2,91x, analogo a quello precedente all’impennata dei prezzi energetici. In questo modo abbiamo tutta la flessibilità necessaria per cogliere nuove opportunità di sviluppo nei mercati di riferimento. Infine, siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti ottenuti da Arera sulla qualità tecnica dei nostri servizi, con particolare riferimento al ciclo idrico integrato in cui abbiamo registrato le migliori performance del settore. Un importante traguardo raggiunto grazie alle nostre capacità gestionali, alle maggiori efficienze e a tutti gli investimenti messi in campo per potenziare la resilienza delle infrastrutture e la loro digitalizzazione”.
Ricavi per circa 11 miliardi
Al 30 settembre 2023, i ricavi sono stati pari a 10.955,0 milioni di euro in leggera flessione rispetto ai 14.320,1 milioni dell’equivalente periodo 2022, principalmente per il calo dei prezzi delle commodities energetiche e per i minori volumi di gas venduti riconducibili al clima particolarmente mite registrato nella prima parte dell’anno. In aumento, invece, i ricavi derivanti dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie alle azioni di sviluppo commerciale, alle gare Consip e all’aggiudicazione dei lotti in salvaguardia e del servizio a tutele graduali, il fatturato dei servizi energia, in cui permangono le opportunità legate agli incentivi di efficienza energetica negli edifici abitativi e l’aumento delle attività per servizi a valore aggiunto per i clienti, e i ricavi del settore ambiente, in particolare per effetto delle acquisizioni nel mercato industria.
Margine operativo lordo (MOL)* in forte crescita a 1.006,8 milioni
Il margine operativo lordo* dei primi nove mesi del 2023 sale a 1.006,8 milioni di euro (+15,1%) rispetto agli 874,8 milioni al 30 settembre 2022. Tale incremento è riconducibile soprattutto al contributo complessivo delle aree energy per 111,8 milioni e alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 11,8 milioni. Si segnala, inoltre, l’apporto del ciclo idrico integrato per 3,5 milioni e degli altri servizi per 4,8 milioni.
Risultato operativo netto* in aumento a 504,6 milioni di euro
Il risultato operativo netto* al 30 settembre 2023 sale a 504,6 milioni di euro, in aumento del 15,5% rispetto ai 437,0 milioni dei primi nove mesi del 2022. Tale incremento è in linea, in termini percentuali, con la crescita del MOL, evidenziando una crescita omogenea del risultato operativo.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti* in crescita del 10%
A settembre 2023, l’utile netto* sale a 267,1 milioni di euro (+7,5%), rispetto ai 248,4 milioni dell’equivalente periodo 2022, con un tax rate in calo al 26,8%. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* sale a 235,5 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto ai 214,1 milioni al 30 settembre 2022.
Investimenti operativi in decisa crescita e rafforzamento della solidità del Gruppo
Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Hera ha realizzato investimenti netti e acquisizioni societarie per 593,0 milioni di euro (+18,7% rispetto all’analogo periodo 2022). Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono pari a 514,0 milioni di euro, in aumento di 50,7 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+10,9%), e sono riferiti soprattutto a interventi di sviluppo su impianti, reti e infrastrutture, e adeguamenti normativi che riguardano in particolare la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
Riduzione dell’indebitamento e incremento della redditività
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo risulta pari a 4.148,9 milioni di euro, in calo di 100,9 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022, assorbendo completamente la distribuzione dei dividendi di giugno, la significativa crescita degli investimenti rispetto al 2022 e le operazioni di acquisizione portate a termine nel 2023. Questa riduzione è riconducibile prevalentemente alla significativa cassa generata dalla gestione operativa nei primi nove mesi del 2023 e ai benefici sul capitale circolante netto derivanti dalla riduzione del valore degli stoccaggi gas e al mutato scenario dei prezzi dell’energia rispetto ai riferimenti dello scorso anno. Come conseguenza, il rapporto debito netto/MOL* si riduce a 2,91x, ritornando ben al di sotto della soglia di riferimento del 3x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility.
La gestione finanziaria, pur registrando un aumento rispetto al 2022 per l’impatto di linee finanziarie oggi non più attive e per il maggiore fabbisogno di flessibilità finanziaria del Gruppo in uno scenario dei prezzi energy non ancora del tutto stabilizzato, beneficia di una struttura del debito a Medio/Lungo termine che per il 96,5% è a tasso fisso. Grazie alle operazioni di liability management indirizzate nel primo semestre 2023, la struttura finanziaria risulta ottimizzata in termini di costo e assolutamente adeguata per assicurare il Gruppo dai potenziali rischi legati alla volatilità dei mercati delle materie prime energetiche e per garantire al tempo stesso la continuità dell’attività operativa e l’importante attività di investimento pianificata. Il ricorso a finanziamenti a tasso variabile, collegato a linee bancarie revolving, viene attivato esclusivamente per esigenze di breve e per la gestione delle volatilità, elemento particolarmente positivo in un contesto di tassi d’interesse crescenti rispetto allo scorso anno.
In miglioramento anche il ritorno sul capitale investito e sul capitale proprio, con il ROI che dal 7,7% del 30 settembre 2022 sale al 9% e il ROE che passa dal 9% al 10,6%.