I Comitati “No Acciaieria Salviamo La Laguna” sull’audizione in 2° Commissione del Consiglio Regionale: 24173 cittadini inascoltati

I rappresentanti dei comitati No acciaieria durante l’audizione

Venerdi  scorso 17 novembre si è svolta l’audizione in aula del Consiglio Regionale in 2° Commissione, dei rappresentanti dei “Comitati No Acciaieria_Salviamo la Laguna”. Auditi, si legge in una nota, dopo, aver letto il documento (allegato in calce) e aver esaudito i quesiti dei consiglieri presenti, sul tema Acciaieria, Laguna e Territorio, E’ stato messo ai voti il proseguo della discussione della petizione in sede di Consiglio Regionale, per poter dare Voce al Territorio. La maggioranza ha votato contrario, tutto il Pd (uscito dall’aula non vota), gli unici a sostenere la volontà dei comitati sono stati 3 consiglieri: Honsel Capozzi Pellegrino. Da rilevare e mettere agli atti l’assordante silenzio degli assessori competenti Bini e Scoccimarro, durante tutta l’audizione, che si è svolta con una convocazione limitata a 5 rappresentanti dei Comitati, e si è conclusa alle ore 13.30 circa. Ad oggi i Comitati che in tutti questi mesi hanno rappresentato la volontà del Territorio sono gli unici a non avere ricevuto risposte, documenti, atti ufficiali o ufficiosi. Risultato petizione: archiviata; 24173 cittadini resteranno quindi inascoltati ed ignorati dal Consiglio Regionale. La politica in conclusione non ha dato voce ai cittadini, ma i cittadini tutti, rappresentati dai Comitati, vogliamo ricordarlo a gran voce, si sono presi la parola con i numeri ed i fatti, mettendo in atto la più grande petizione che si sia mai svolta in Friuli Venezia Giulia da sempre, i quali ribadiscono che se ne si dovesse ripresentare l’occasione saranno nuovamente pronti, memo questa volta di una consapevolezza ed esperienza che non ha precedenti”.

Questo il Documento presentato:

Al Presidente del Consiglio regionale Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia

PETIZIONE CONTRO L’ACCIAIERIA I SOTTOSCRITTI CITTADINI

richiamate le vigenti norme nazionali e comunitarie

ed in particolare quelle di natura ambientale
SI OPPONGONO

• a qualsiasi futura escavazione del canale navigabile oltre la quota esistente e all’ulteriore
“manomissione/compromissione” della Laguna di Grado e Marano;

• alla trasformazione dell’area indicata come “Punta Sud” nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro e delle zone limitrofe, già destinate ad area verde;

• alla costruzione di una nuova acciaieria, di altri impianti industriali e/o infrastrutture che creerebbero un irreversibile danno ambientale.

 

La PETIZIONE CONTRO L’ACCIAIERIA ha raggiunto in soli quattro mesi lo storico risultato di 24.173 firme (di cui 21.974 riconosciute valide), che i promotori Comitati No Acciaieria-Salviamo la laguna hanno consegnato al Presidente del Consiglio Mauro Bordin, in data 25 luglio.

 

Oggi, in questa sede, nel ruolo di portavoce dei firmatari, nonché di altri numerosi cittadini le cui firme sono pervenute in data successiva, i Comitati:

• esprimono forte disappunto per non essere stati invitati a partecipare ai lavori della II e IV Commissione congiunta del 21 settembre scorso, sede ritenuta quanto mai opportuna per un aperto e puntuale confronto con e tra tutte le parti interessate, considerando tale esclusione lesiva del diritto democratico alla partecipazione popolare diretta dei cittadini mobilitati;

• constatano quanto purtroppo l’odierna convocazione in II Commissione per la discussione sulla petizione sia tardiva per poterne derivare un contributo efficace, tenuto conto dell’evoluzione e risoluzione della vicenda dell’acciaieria;

• chiedono di avere copia di tutti gli studi, commissionati dalla Regione con finanziamento pubblico, intendendo sia quelli presentati il 21 settembre e già in quell’occasione oggetto di merito del dibattito, sia quelli ancora in itinere, non appena saranno disponibili;

• ribadiscono la ferma opposizione a qualsiasi scavo del canale navigabile oltre la quota massima di 7,5 metri prevista dal Piano di Gestione della Laguna del 2018 e a qualsiasi azione in qualsiasi modo compromissoria del fragile e prezioso ecosistema della Laguna di Grado e Marano;

• considerano obiettivo primario ed imprescindibile che sia dato al più presto concreto compimento alla destinazione ad area di verde pubblico del Fearȗl, altrimenti indicato come “Terreni di Punta Sud” in Comune di San Giorgio di Nogaro, come previsto nelle intenzioni originarie che ne hanno visto l’acquisto da parte dell’ente gestore Consorzio per lo sviluppo della Zona Industriale Aussa Corno grazie a finanziamento regionale e come peraltro stabilito dal tuttora vigente Piano Particolareggiato del 1993 (previa bonifica degli inerti ivi depositati);

• chiedono di essere riconosciuti dalla Giunta e dal Consiglio Regionale in qualità di protagonisti nella progettazione dell’area verde del Fearȗl.