I Consiglieri di A Buja si può – Insieme – A Buje si pues: «La maggioranza ha perso l’occasione di aiutare le famiglie in difficoltà»

“Anche quest’anno l’Amministrazione ha perso l’occasione di agevolare le famiglie in difficoltà”, così i Consiglieri comunali Giulia Mattiussi, Francesca Santi e Sandro Calligaro commentano la votazione del bilancio di previsione 2025-2027, avvenuta durante la seduta del Consiglio comunale del 18 dicembre.

“In occasione della discussione sul bilancio, abbiamo depositato una mozione per proporre di rimodulare l’addizionale comunale IRPEF in base a scaglioni di reddito e di introdurre una differenziazione per fasce di ISEE nelle tariffe comunali, in particolare quelle che toccano la sfera del welfare familiare e sociale (ad esempio le tariffe dei servizi scolastici). Lo scopo era quello di portare maggiore equità, introducendo una diversificazione in base al reddito secondo un criterio di progressività, agevolando così le famiglie con i redditi più bassi.”

“Le decisioni della maggioranza, tuttavia, sono andate in un’altra direzione. Infatti – proseguono i Consiglieri – le aliquote di ILIA e dell’addizionale comunale IRPEF non sono state modificate rispetto allo scorso anno. Rimane, dunque, l’aliquota unica IRPEF allo 0,65% per tutti i redditi superiori a 7.500 euro annui e Buja, perciò, resta uno dei pochi Comuni della Comunità collinare ad avere un’aliquota unica, peraltro una delle più alte.”

“Nella stessa seduta, – continuano Mattiussi, Santi e Calligaro – sono state deliberate le tariffe dei servizi comunali, tra cui quelli destinati alle scuole (mensa, trasporto scolastico e preaccoglienza). L’Amministrazione ha mantenuto invariato dall’anno precedente il costo dei servizi di preaccoglienza e della mensa, quest’ultima già incrementata nel 2024, mentre ha subito un aumento circa del 12% la tariffa del trasporto scolastico, differenziata in base al numero di figli. Risultano aumentati anche gli affitti degli appartamenti del centro anziani, l’unica tariffa comunale differenziata sulla base dell’ISEE. Tuttavia, l’aumento stabilito dall’Amministrazione pesa in misura maggiore sulle fasce ISEE più basse (circa 9%) rispetto alle altre (circa 8% o 7%)”.

“L’Assessora Lizzi ha motivato la bocciatura della mozione proposta dal nostro gruppo consiliare affermando che la rimodulazione delle aliquote richiederebbe agli uffici comunali un ingente lavoro a fronte di minimi vantaggi. Tuttavia, – concludono i Consiglieri – riteniamo che, in un periodo in cui il potere d’acquisto di molte famiglie si è sensibilmente ridotto, l’Amministrazione non possa permettersi di tergiversare, ma debba dare adeguata attenzione alle cittadine e ai cittadini in difficoltà.”