Il 4 marzo a Trieste un convegno sulle “conseguenze dei terremoti sui beni culturali e buone pratiche di ricostruzione da Italia e Croazia”
I forti terremoti che hanno colpito gravemente Zagabria il 22 marzo e il 29 dicembre del 2020, in piena pandemia, hanno causato danni pesanti alla cattedrale di Zagabria e a diverse istituzioni culturali, tra cui il Museo di Arti e Mestieri e il Museo Archeologico. A distanza di due anni dagli eventi che hanno causato tanta distruzione in un periodo già molto difficile a causa del Covid-19, la Comunità Croata di Trieste-Hrvatska Zajednica u Trstu organizza per il 4 marzo, a partire dalle 9 in Sala Tessitori (Consiglio regionale Fvg), un convegno della durata di un’intera giornata dedicato al tema “Le conseguenze dei terremoti sui beni culturali, con testimonianze e buone pratiche di ricostruzione in Italia e Croazia”. L’evento è realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio per l’Europa centrale-ACCOA di Gorizia e il Museo dell’Arte Artigianato-MUO di Zagabria (Croazia) e si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale FVG e della collaborazione della Soprintendenza Archivistica del FVG, Ministero della Cultura. Moderato da Laura Carlini Fanfogna (già dirigente dei musei dell’Emilia Romagna, di Bologna e Trieste nonché docente presso diversi atenei italiani ed esteri su management e curatela artistico culturale) il convegno vedrà tra i relatori direttori e curatori di musei in Italia e in Croazia, compresi quelli colpiti da catastrofi naturali, restauratori e archivisti, unità di crisi e prevenzione: si alterneranno testimonianze e buone pratiche, in modalità mista (in presenza e online) e con la possibilità di traduzione dal croato. “Grazie alle diverse collaborazioni istituzionali in campo culturale instaurate negli anni dalla Comunità Croata di Trieste-Hrvatska Zajednica u Trstu, si sono stabilite nel tempo delle significative relazioni basate sulla conoscenza e amicizia reciproca con dirigenze e curatele di primari musei italiani e croati a Fiume, Zara e Pola e, in particolare, a Zagabria, colpita gravemente dai terremoti del 2020 – evidenzia Damir Murkovic, presidente della Comunità Croata di Trieste. Da qui l’idea di mettere insieme tante voci di esperti per un approfondimento a 360 gradi sul tema”. L’obiettivo è quello di fornire agli addetti al settore, e non solo, una lettura relativa all’impatto che tali eventi hanno avuto nel breve e medio-lungo periodo sul funzionamento dei musei e siti, con particolare evidenziazione delle conseguenze nello svolgimento delle attività correnti, ma anche nelle successive fasi di ristrutturazione e ricostruzione, ripensando nello specifico la funzione di musei e luoghi di cultura in generale, con relative testimonianze dei protagonisti. Nel corso dell’appuntamento saranno presentate anche documentazioni video e fotografiche dei danni subiti dai musei dopo i terremoti e verranno presentate testimonianze di interventi post terremoto effettuati in Croazia da istituzioni italiane. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Miroslav Gasparovic, direttore del Museo di Arti e Artigianato-MUO di Zagabria, Antonella Nonnis, presidente della commissione Sicurezza ed Emergenza ICOM Italia, Maja Kocijan, direttrice del Centro di Documentazione Musei – MDC di Zagabria, rappresentanti della Protezione civile del FVG o del HGSS della Croazia.
Porteranno i loro saluti, dopo l’introduzione di Gian Carlo Damir Murkovic, presidente della Comunità Croata di Trieste e ACCOA; Luca Caburlotto, Soprintendente Archivistico FVG del Ministero della Cultura; Ilario Schettino, Capo dell’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata Italiana a Zagabria; Jasen Mesic, Ambasciatore in Italia della Repubblica di Croazia a Roma.
Vista la limitata capienza della sala Tessitori, una volta raggiunto il numero massimo di prenotazioni online (da effettuare alla mail: info@comunitacroatatrieste.it), si potrà partecipare all’evento anche in diretta streaming, sulla pagina Fb della Comunità Croata.