Il bilancio del progetto Inspire. Oltre 600 stranieri coinvolti, 2.200 ore di attività

In tre anni di attività, il progetto Inspire ha raggiunto importanti risultati con 400 protocolli di accoglienza linguistico/comportamentale raccolti, il coinvolgimento di oltre 600 stranieri nella formazione linguistica con la realizzazione di 82 corsi di alfabetizzazione e oltre 2.200 ore di attività erogata. Sono i numeri emersi al termine di un’iniziativa, che si è conclusa lo scorso 30 settembre, avviata a giugno 2019 per sperimentare sul territorio regionale nuove metodologie, come la Vam (Video Alfabetizzazione Multisensoriale) e l’Accelerated Learning, per favorire l’apprendimento della lingua italiana anche con migranti, giovani e adulti, particolarmente fragili e con scarsa o alfabetizzazione inesistente.

Il progetto ha avuto anche importanti ricadute per il sistema dell’accoglienza Fvg contribuendo ad arricchire le competenze di un centinaio tra operatori e docenti di lingua italiana L2 coinvolti nei 18 corsi realizzati sull’intero territorio regionale per l’acquisizione di nuovi approcci metodologici come la VAM e l’Accelerated Learning, di strumenti di lettura dei bisogni linguistici quale il protocollo di accoglienza, di momenti di approfondimento in ambito giuridico e della sicurezza.

«Il progetto Inspire è stata una grande avventura che ha permesso di lavorare per il miglioramento delle competenze linguistiche dei beneficiari ma anche per formare ed aggiornare le competenze degli operatori del sistema di accoglienza», commenta la referente del progetto Annalisa Orlando di Civiform, «ma soprattutto ha favorito la collaborazione fra i vari attori, pubblici e privati, coinvolti a diverso titolo nel sostegno e nell’inclusione sociale dei migranti stranieri con i quali auspichiamo di poter collaborare e lavorare in rete anche in futuri ulteriori progetti».

Il progetto è stato cofinanziato dalla Unione Europea nell’ambito del “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI)” e ha visto come capofila il Civiform, insieme ad una rete di 9 soggetti partner: Fondazione Opera Sacra Famiglia, IRSSeS, Casa dell’Immacolata, Hattivalab, Slovenski Dijaski Dom Srecko Kosovel, Ires Fvg, Ics, Itaca e Oikos.