Il collegamento ferroviario diretto Venezia-Gorizia-Nova Gorica. Legambiente: un ingorgo continuo per la viabilità nei pressi del Bivio San Polo?
Il 4 luglio scorso a Gorizia, nell’ambito dell’inaugurazione del primo treno regionale ibrido, per favorire i collegamenti in vista di GO!2025, è stato annunciato che a partire dal prossimo anno, si potrà disporre di un collegamento ferroviario regionale diretto tra Venezia, Trieste Airport, Gorizia e Nova Gorica. A questo scopo saranno appunto utilizzati i nuovi treni ibridi “Blues” con il logo GO!2025.
Questo servizio non sarà però istituito solo in occasione di GO!2025 ma, come affermato dall’AD di Trenitalia Luigi Corradi e dall’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante, avrà carattere stabile di collegamento interregionale tra Venezia e Gorizia.
Questo annuncio in pompa magna impone però una domanda, che evidentemente le autorità politiche, amministrative e tecniche, presenti a Gorizia hanno perlomeno sottovalutato: quale sarà l’impatto di questa scelta sul territorio monfalconese, in tema di viabilità e vivibilità? Per valutarne gli effetti, bisogna precisare che il collegamento diretto con Gorizia dopo la stazione di Trieste Airport può essere garantito solo con il transito sul raccordo a binario unico che collega la stazione di Ronchi Sud a quella di Ronchi Nord.
Il raccordo attraversa la SR 305 con un passaggio a livello nei pressi del cimitero di Ronchi, ed è proprio questo, secondo Legambiente, il punto critico del nuovo collegamento ferroviario.
La SR 305 serve la direttrice Trieste-Udine e rappresenta una delle arterie più trafficate del nostro territorio, tanto che in diverse e non infrequenti occasioni, la chiusura del passaggio a livello provoca code di autoveicoli verso Monfalcone fino alla rotonda del centro commerciale e, verso Ronchi, ben oltre la chiesa di San Lorenzo, con notevoli disagi al traffico.
Tutto questo avviene con l’attuale scarso utilizzo del raccordo, prevalentemente ad uso del trasporto merci.
Con l’ipotesi del collegamento diretto con Gorizia la situazione cambia notevolmente, perché anche se non è stata ufficialmente precisata la frequenza dei convogli, crediamo sia ipotizzabile una chiusura del passaggio a livello fino a due volte ogni ora, prendendo in considerazione l’attuale “cadenzamento” orario dei treni regionali.
Sembra inevitabile la conseguenza che la formazione di lunghe code sarà molto più frequente rispetto a quella odierna, perché all’attuale sporadico traffico merci si sommerà un traffico passeggeri sostenuto e continuo.
La situazione è ulteriormente complicata dalla compresenza (vedi mappa), a breve distanza, del passaggio a livello sulla linea Udine-Trieste che riceve il traffico della SR GO 15 per Doberdò in direzione Gorizia.
Per gli abitanti di Selz, Vermegliano, dello Zochet e dei comuni del carso, che utilizzano quotidianamente la SR GO 15, la chiusura dei due passaggi a livello e la situazione caotica dell’incrocio sulla SR 305, sta diventando un vero incubo.
I continui e gravi disagi provocati non solo al traffico veicolare, ma anche a quello ciclo-pedonale, risultano già adesso insopportabili.
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Stralcio da Google Maps 1
Ne consegue che l’ipotesi del collegamento ferroviario diretto fra Venezia e Gorizia, avrà per il nostro territorio un forte impatto non solo sulla viabilità, ma anche sulla stessa vivibilità.
Resta ancora da sottolineare l’impatto negativo che questa situazione critica potrebbe avere sul servizio di soccorso delle ambulanze del vicino ospedale di Monfalcone.
Non è neanche ragionevole pensare di limitare questo impatto con la costruzione di un sottopasso, perché quest’opera dovrebbe avere le medesime dimensioni e caratteristiche tecnico costruttive di quello della vicina linea ferroviaria Trieste – Venezia. In particolare, la realizzazione delle lunghe rampe di accesso andrebbe di fatto a precludere fisicamente alle abitazioni e agli esercizi commerciali contermini e alla zona cimiteriale, ogni sbocco sulla SR 305.
Per tutto questo, precisando che Legambiente è assolutamente favorevole allo sviluppo del trasporto pubblico ferroviario (ma pianificando gli interventi infrastrutturali in tutte le sue fasi), chiediamo ai sindaci dei Comuni di Ronchi e Monfalcone di farsi parte attiva con la Regione al fine di ripensare alla realizzazione del collegamento ferroviario tra Venezia, Trieste Airport, Gorizia e Nova Gorica, o in subordine di sospendere la decisione sul carattere stabile di collegamento interregionale dello stesso, fino ad una valutazione oggettiva degli impatti sul nostro territorio nel corso del 2025.
Legambiente vuole infine evidenziare che qualsiasi opera infrastrutturale viaria in quest’area dovrà tener conto dei costi in termini ambientali e di vivibilità che la popolazione sta sopportando: il triangolo costituito da un lato dall’autostrada, dalla ferrovia TS-UD e dalla SR 305 e, dall’altro, dalla linea VE-TS e dalla SR 14, chiuso dal raccordo fra il casello di Redipuglia e la provinciale per Grado, definisce di fatto il nostro territorio come una gigantesca aiuola spartitraffico.