Il discorso del sindaco di Udine Alberto Felice De Toni alla commemorazione Funebre di Enzo Barazza

Come annunciato nei giorni scorsi, è stata Sala Ajace ad ospitare ieri 2 settembre  la camera ardente dell’ex Sindaco Enzo Barazza, scomparso sabato 24 agosto. La decisione era stata presa, di concerto con la famiglia, dall’amministrazione cittadina, che ha  aperto le porte di Palazzo D’Aronco per offrire a tutti gli udinesi la possibilità di salutare l’ex Sindaco del periodo tra il 1995 e il 1998. La città ha potuto testimoniare  il proprio cordoglio:
“Abbiamo deciso di ospitare la camera ardente pubblica nella sede del Municipio cittadino” aveva  spiegato il Sindaco Alberto Felice De Toni, “perchè riteniamo giusto che i cittadini si possano accomiatare da una figura che ha rivestito una tale importanza per la città”.  Alla camera ardente affollata di cittadini che hanno voluto dare tributo all’ex sindaco,  è seguito  il corteo funebre diretto al Duomo di Udine, dove sono stati  celebrati i funerali. Al termine della cerimonia funebre la salma di Enzo Barazza è stata tumulata nel cimitero monumentale di San Vito nel famedio dei benemeriti di Udine.

Questo il discorso del sindaco di Udine Alberto Felice De Toni nel corso della commemorazione Funebre

Cari concittadini, autorità, familiari e amici,
Oggi siamo riuniti per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra città, Udine. Enzo Barazza, il primo sindaco eletto direttamente dalla città, ci ha lasciati, e con lui se ne va non solo un politico stimato, ma un vero e proprio punto di riferimento per la comunità.
Enzo Barazza non era solo stato un amministratore pubblico: era un uomo di valore, che ha incarnato con coerenza e passione i principi dei capisaldi della Costituzione e della Repubblica. Valori che Enzo ha saputo portare avanti non solo come professionista, ma anche nella sua attività politica.
Interessato in maniera autentica e spontanea alla res publica e al bene comune, diventò consigliere e assessore alla cultura, per poi raggiungere l’apice della sua carriera politica diventando sindaco nel 1995.
Un sindaco giovane, che ha saputo fare del suo stile sempre pacato, signorile, attento al dialogo e al confronto una cifra politica. Durante il suo mandato ha contribuito in modo significativo alla realizzazione di opere di grande importanza per la nostra città, come il parco del Cormor e il teatro Giovanni da Udine.
Un rigore e una compostezza che gli furono di supporto anche nel momento, triste, delle dimissioni, quando nel 1998 lasciò il suo incarico, dimostrando sempre una grande signorilità e rispetto inesausto per le istituzioni democratiche.
Ma Enzo Barazza non era solo un politico. Era anche un uomo generoso, sempre disponibile al dialogo, convinto dei valori fondanti di una comunità: rispetto, solidarietà, collaborazione. Collaborazione alla quale non si è mai sottratto, anche dopo essere uscito dall’agone politico. Barazza non ha mai guardato al colore delle casacche, ma ha sempre fornito il suo contributo al servizio del bene comune, offrendo i suoi consigli e la sua esperienza di uomo capace, spiegando con grande rispetto le sue ragioni, offrendo strategie e spunti di riflessione sempre ponderati e significativi, nell’ottica del servizio alla città.
Ecco, il servizio. Barazza ha sempre creduto nella politica al servizio della comunità, forse la funzione più alta e più nobile della politica, e come persona lo stesso ha fatto per gli altri, anche nel suo lungo ruolo di insegnante, sempre apprezzato da colleghi e studenti. Per quanto riguarda questi ultimi – essendo Enzo un mazziniano di grande fede – si preoccupava che gli studenti diventassero bravi cittadini e per questo li portava a visitare istituzioni importanti per la nostra democrazia come l’Aula di Montecitorio e il Parlamento Europeo a Strasburgo.
Alla famiglia, a Stefano e Maria Rosa, esprimiamo tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza. La città ha perso un sindaco, ma voi avete perso un marito e un padre affettuoso, un sostegno stabile e sempre presente.
Enzo Barazza rimarrà nei nostri cuori e nella memoria della nostra città come un uomo che ha saputo interpretare al meglio il suo ruolo di primo cittadino, con serietà, dedizione e un profondo rispetto per la comunità che ha servito. La sua eredità continuerà a vivere nelle opere che ha realizzato, nei valori che ha incarnato e nelle persone che ha toccato con il suo esempio.
Grazie, Enzo, per tutto ciò che hai fatto per noi.