Il Friuli ha bisogno delle sue tre province
Quando la presidente Serracchiani aveva ottenuto la cancellazione delle provincie, come Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli, eravamo stati facili profeti: la cancellazione dei tre enti di area vasta che rappresentavano l’articolazione del Friuli e ne costituivano un elemento di identità, non poteva che portare ad un ulteriore incattivirsi del centralismo regionale che ben ha interpretato poi Fedriga con il triste slogan “io sono fvg” che vorrebbe cancellare le specificità di questa regione. Con l’approvazione in Parlamento della modifica dello Statuto del Friuli-Venezia Giulia vengono ora istituite nuovamente le 4 provincie e speriamo che tornino a svolgere quel ruolo di rappresentanza dei vari territori non solo per rispetto verso la storia del popolo friulano ma anche per rispondere a quei bisogni di efficienza (nei trasporti, edilizia scolastica, cultura, ecc.) che la Regione ha faticato a sviluppare. Per coloro che sono preoccupati per i costi la prima domanda da farsi oggi è quanto costino le infinite sponsorizzazioni del marchio “io sono fvg” e quanto non sarebbe ben più funzionale ed efficace il sistema usato in Trentino-Alto Adige Sud Tirolo, dove ciascuna delle due provincie gestisce la propria promozione. Sarebbe più facile e facilmente identificabile uno slogan che parli di Friuli ed un altro che parli di Trieste. Due parole brevi, con una storia e non un acronimo impronunciabile.
Il Presidente del Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli
Paolo Fontanelli