Il futuro della sanità regionale: chi decide davvero?

“Nel dibattito in Consiglio Regionale di ieri sul Piano della Rete Oncologica, piano sul quale abbiamo espresso voto contrario, sono emerse alcune dichiarazioni che preoccupano. L’Assessore Riccardi ha dichiarato che a partire e intorno a tale piano procederà con la riforma del sistema sanitario regionale e che il problema urgente è la non autosufficienza. I tanti consiglieri che si sono complimentati con l’Assessore forse non colgono che non sono chiari i meccanismi che permetteranno di valutare tali decisioni da parte della politica. Ci sono da organizzare 32 Case della Comunità, RSA, pronto soccorso, ecc. La Politica deve assicurare soprattutto l’esigibilità dei diritti da parte dei cittadini e tra questi l’equità in salute, che non è decisione “tecnica” ma prettamente politica. Abbiamo appreso ieri che la famosa tabella poi stralciata, che non era stata nemmeno mostrata ai professionisti, sarà approvata dai tecnici. Una contraddizione. Ci si chiede quali altre decisioni saranno per così dire “approvate da tecnici nominati da un unico soggetto politico” nei futuri scenari? Solamente un dibattito aperto può assicurare l’equità. Ieri in Consiglio ha vinto una visione della Politica che rinuncia alle proprie prerogative. Si afferma che molte attività rimarranno pubbliche, ma attualmente numerosi servizi sono già esternalizzati, ossia gestiti da enti esterni pur operando all’interno di strutture pubbliche. Come Open Sinistra FVG esprimiamo forte preoccupazione che adesso vedremo tante altre scelte che dovrebbe fare una politica sanitaria equa, dettate invece da scelte “tecniche” confezionate da tecnici nominati da un unico soggetto politico.” Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale per la circoscrizione di Pordenone.