Il pericolo “giallo” avanza spedito spinto da manifestazioni Novax/pass e da una politica sanitaria Fvg fallimentare

Sarebbe ingeneroso attribuire il record decisamente negativo di contagi covid solo alle manifestazioni dei no vax/pass, che hanno però contribuito non poco. Così come sarebbe altrettanto ingeneroso attribuire tutto alla tentennante politica di Fedriga che oggi, senza alcuna autocritica, si erge a rigido paladino dei vaccini e a non credere alle “pagliacciate” dei no vax scritte sui social. Udite, udite, sarebbe ingeneroso perfino additare come unico responsabile dei disastri in sanità Fvg l’assessore Riccardi che però ci ha decisamente messo del suo.  L’architetto infatti ha certamente architettato il suo piano, la sua concezione di sanità mista in salsa “formigoniana” dove, non è il privato a dare una mano al pubblico, ma esattamente il contrario. Aggiungiamo una certa  accondiscendenza delle opposizioni (tranne qualche meritevole eccezione) secondo la logica rinunciataria di non disturbare il manovratore, accomunati in questo da una stampa di “servizio”, ed il cocktail malefico è servito.   Il risultato è che presto, forse prestissimo (mancano 70 nuovi ricoveri covid e ci siamo)  riprenderà la giostra dei colori e il Fvg scivolerà in giallo e poi chissà, con le disastrose conseguenze per l’economia. Del resto i numeri ormai parlano chiaro a partire dai decessi, ventuno per covid in sette giorni non si registravano da metà maggio e il bilancio sembra drammaticamente destinato a salire ulteriormente. Numeri ampiamente superiori alla media nazionale, riparametrati sarebbe come se in Italia ci fossero stati un migliaio  di morti nella settimana. Ma se i decessi possono essere legati anche a fattori di rischio territoriali, come l’età media della popolazione, non così è per i casi positivi che sono quasi raddoppiati, passando da 1445 a 2650, un +80% che è facile prevedere avrà  presto conseguenze negli ospedali con l’effetto collaterale di bloccare le cure e gli interventi in patologie che saranno pure “differibili”, ma che sono certamente invalidanti per chi ne soffre e non vede possibilità di cura. Aggiungiamo che tre ricoverati su quattro negli ospedali della regione sono non vaccinati, nonostante costoro rappresentino una minoranza della popolazione ed il quadro di rischio è completo.  In questa classifica che ci vede primeggiare i numeri ci dicono infatti che l’incidenza settimanale a livello regionale sale a 221 casi per centomila abitanti con la situazione di Trieste che ormai vede quota 500 e rimane di gran lunga l’area italiana con maggior circolazione virale.  Ma il contagio si allarga a Udine, Pordenone e Gorizia, che hanno ritmi di crescita settimanale superiori al 100%. In particolare spicca l’isontino, che per non farsi mancare nulla ospiterà la prossima manifestazione novax/pass che presenta già un’incidenza di 274, inferiore solo a Trieste.