Il problema acqua al Villaggio Roma di Torviscosa non ancora risolto. Questo il resoconto degli sprechi e dell’assemblea dei cittadini

Della vicenda dell’acqua troppo calda dai rubinetti al Villaggio Roma di Torviscosa e degli sprechi di questa ci siamo occupati nelle scorse settimane, ora ci giungono le ultime notizie a firma del consigliere comunale di Torviscosa Mareno Settimo che ci ha trasmesso un interessante racconto: “Venerdì 19 luglio un cittadino del Villaggio Roma stava facendo un giro in bicicletta nella zona di Porpetto, a causa di una foratura è stato costretto a tornare a casa a piedi e a scegliere una strada poco frequentata. Mentre percorreva questa strada è passato vicino ad una stazione di pompaggio del CAFC situata in località Segnale (incrocio tra strada di Gonars e strada dei Brancuzzi). Incuriosito dal rumore di pompe in funzione ha appoggiato la bici e ha verificato la situazione. Questo cittadino, che oggi è in pensione, un tempo lavorava proprio nel settore dell’acqua e dalle prime verifiche ha capito che dalla cabina di pompaggio del CAFC partiva un tubo che scaricava una notevole quantità d’acqua nel vicino fossato. Ha chiamato il consigliere Settimo e insieme hanno controllato la situazione e fatto i primi video. Il giorno successivo, sabato 20 luglio, armati degli strumenti necessari, sono tornati sul posto per misurare temperatura e portata dell’acqua che fuoriusciva dal tubo di scarico. Sono state prese le misure della temperatura (15° centigradi) ma a causa della grande quantità che fuoriusciva dal tubo non erano riusciti a stabilire con certezza la portata. Hanno chiesto informazioni a una delle due persone che abitano nelle immediate vicinanze e questa ha spiegato loro che la situazione stava andando avanti da circa quindici giorni; ma per essere più preciso doveva consultare la propria agenda. In questo taccuino erano riportate tutte le cose che lui riteneva importanti e alla data del 10 luglio risultava che i tecnici del CAFC avevano aperto la valvola per scaricare acqua. Il “ciclista” e Settimo sono tornati il lunedì mattina con un bidone da cinquanta litri, hanno fatto le misurazioni della portata e i video. Il bidone si riempiva in un tempo inferiore ai tre secondi. Il consigliere Settimo ha anche assaggiato e bevuto l’acqua trovandola fresca e gradevole. Facendo i dovuti calcoli (in verità non difficili) è stata stimata una portata di circa 60/70 metri cubi all’ora che in un’intera giornata fanno la bellezza di circa 1500 metri cubi. Tutta acqua che finiva in fossato. Va ricordato che tra il Villaggio Roma e la Località Arsa ci sono circa 150 abitanti. Stimando un consumo giornaliero di 200 litri d’acqua per abitante si arriva a un consumo complessivo di 30 cubi di acqua al giorno. Alla centrale di pompaggio del Segnale ogni giorno venivano buttati nel fossato circa 1.500 cubi di acqua. Il Villaggio Roma e la Località Arsa consumano quest’acqua in 50 giorni. Alle 11,45 del 22 luglio i tecnici del CAFC hanno chiuso la valvola del Segnale. Stando alle date riportate nell’agenda di cui sopra, tra il 10 e il 22 luglio (dodici giorni) sono stati buttati nel fossato circa 18.000 cubi di acqua. Il Villaggio Roma e la Località Arsa consumano quest’acqua in 600 giorni (quasi due anni).  Nel corso dell’assemblea di martedì 23 luglio il consigliere Settimo si è posto e ha posto alcune domande: É normale tutto questo spreco di acqua potabile? Questo utilizzo dell’acqua fa parte dei «tempestivi interventi messi in atto per mitigare la temperatura» di cui parlava il presidente del CAFC il 2 luglio? Queste tecniche fanno parte di uno specifico protocollo? In quante altre parti del Friuli il CAFC utilizza gli stessi sistemi per «mitigare la temperatura dell’acqua»? Claudio Scaini nel suo intervento ha invece sottolineato le responsabilità che in questa vicenda hanno avuto sia l’Amministrazione Comunale sia il CAFC. Amerino Del Ponte ha invece posto l’accento, oltre che sugli sprechi, sui rischi sanitari che le alte temperature dell’acqua possono comportare. Chiusa la valvola l’acqua ha ripreso a scaldarsi e nella prima mattina (alle ore 6) del 24 luglio in Località Arsa la temperatura al rubinetto (dopo otto minuti di apertura) è schizzata a 28,2° e alle tre del pomeriggio, dopo averla lasciata correre per otto minuti, è arrivata a 29,4°. La soluzione del problema acqua al Villaggio Roma e in Località Arsa è ancora lontana, nel frattempo i cittadini, in mancanza di risposte concrete da parte del CAFC e dell’Amministrazione Comunale, intendono rivolgersi direttamente all’AAS n. 2 e al Prefetto”.