Il quartetto Cûr di veri, che incrocia tango argentino e tradizione friulana mercoledì a Udine in Corte Morpurgo
Mercoledì prossimo 21 agosto in Corte Morpurgo a Udine ultimo concerto della mini-rassegna “Istât” volta alla valorizzazione della diversità linguistica regionale proposta dall’Ufficio per la Lingua Friulana del Comune di Udine e realizzata all’interno del programma di UdinEstate, è giunta al suo terzo ed ultimo incontro. Dopo il concerto/talk show “Daûr di une cjançon” e l’emozionante esibizione del coro sloveno Barski Oktet, mercoledì 21 agosto si esibirà il quartetto Cûr di Veri, una delle più interessanti ed innovative formazioni della musica friulana degli ultimi anni. Diversamente dagli appuntamenti precedenti, tenuti al Parco Moretti, il concerto, già previsto per il 28 luglio scorso ma rimandato a causa del maltempo, si terrà nella Corte di Palazzo
Morpurgo in via Savorgnana 10, al coperto. Nato da un’idea del chitarrista ed arrangiatore Leo Virgili, il progetto Cûr di Veri si ispira alla forma più antica del tango argentino. Prima che il diffondersi delle orchestre tipiche legasse indissolubilmente questo genere musicale alla forma di ballo globalmente nota, il tango si esprimeva nella sua essenza più minimale nelle bettole e nei bordelli di Buenos Aires. In principio i “tangueros” erano paragonabili a dei cantastorie che, con voce e chitarra, davano sfogo all’immaginario fatto di amori travagliati, vendette sanguinarie e
nostalgie incolmabili. Cûr di veri trasporta tutto questo immaginario in Friuli, mescolandolo con la musica popolare del nostro territorio e specialmente adattandolo ad una prospettiva femminile e femminista. Non a caso il volto e la voce di questo progetto vanno ricondotti alla bravissima Nicole Coceancig, una delle voci più coinvolgenti ed appassionate della nostra regione.
Fanno parte dell’organico il già citato Leo Virgili (chitarra, composizione e arrangiamenti), Davide Raciti (violino) e Valeria Liva (contrabbasso). Con questo evento dal carattere decisamente originale si chiudono i riflettori sulla prima edizione di una rassegna per mezzo della quale l’Ufficio Lingua Friulana del Comune di Udine ribadisce la volontà di sostenere alcune delle migliori esperienze musicali della regione. A tracciarne un primo bilancio è Stefania Garlatti-Costa, consigliera comunale delegata al Plurilinguismo. “Siamo molto soddisfatti della risposta del pubblico, numeroso, variegato e molto coinvolto. Il Comune punta ad essere un’agenzia di riferimento per leesperienze artistiche che coniugano radicamento ed innovazione, lingue del territorio e
respiro internazionale. Questa prima rassegna, grazie anche all’associazione Inniò che organizza, mostra che il pubblico friulano ci segue.” L’ingresso agli eventi è gratuito.