Il risanamento dell’area Ex Caffaro di Torviscosa affidato al Consorzio di Bonifica Pianura Friulana
Diciamo che era nell’ordine delle cose che il risanamento dell’Ex Caffaro venisse affidato dalla Regione in house al Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. Una somma imponente quella stanziata, 48 milioni di euro. “Sarà il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana a provvedere alla realizzazione degli interventi di risanamento ambientale del Sito di interesse nazionale ‘Caffaro Torviscosa’ si legge nel comunicato ufficiale della Regione, mentre il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Direzione centrale Difesa dell’Ambiente, energia, sviluppo sostenibile provvederà al relativo affidamento dei lavori in delegazione amministrativa. Lo ha stabilito la Giunta regionale, si legge ancora nella nota, su proposta dell’assessore alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, consentendo così la prosecuzione dell’iter che l’Amministrazione ha potuto sbloccare per favorire l’insediamento di nuove attività produttive all’interno dell’area. Sarà ora possibile avviare i lavori di risanamento ambientale del sito attraverso una serie di interventi per oltre 48,6 milioni di euro, grazie al lavoro che la Regione ha compiuto negli ultimi due anni, per superare la situazione di stallo creatasi nel 2016, e far sì che le risorse stabilite possano essere rapidamente impiegate per dare risposta alle attese della comunità locale e del mondo economico. La Regione, sulla base di un accordo di programma già operante, è infatti in questo caso lo strumento operativo del Ministero della Transizione ecologica e ha il compito di provvedere a guidare la realizzazione degli interventi previsti tra il 2021 e il 2025. L’impegno di due anni di lavoro profuso dalla Regione, si legge ancora nella nota ufficiale, per ottenere dal Ministero la gestione degli interventi ha permesso di sbloccare anche il Sito di interesse nazionale della Ferriera di Servola, sempre seguendo l’indirizzo che considera l’ambiente come un tema strategico per il futuro sostenibile, per l’economia e l’occupazione. Come l’area di Servola anche quella di Torviscosa potrà essere trasformata in un sito di transizione ecologica ed energetica, divenendo sempre più attrattivo anche a livello internazionale, favorendo nuovi investimenti privati per un valore stimato che si avvicina al mezzo miliardo di euro”. Insomma un piatto ricchissimo sul quale sarà bene fare attenta vigilanza perchè si sa, grandi appalti attirano grandi affaristi. Infatti il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana non è certamente in grado di compire quel genere di lavoro così imponente e sarà da capire a quale azienda esterna verrà affidato l’incarico. Non si tratta infatti di una bonifica semplice, il sito è infatti inquinato pesantemente a mercurio, metalli, diossine e residui delle ultime fasi delle lavorazioni chimiche, come le peci benzoiche. Rifiuti pericolosi a contatto anche con le acque di falda. Inoltre le metodologie di disinquinamento non sono semplici e consisteranno in insufflazioni nel terreno per far sì che i contaminanti emergano dalla superficie per essere così immediatamente aspirati. Se non fossero rimosse subito potrebbero, ad esempio in caso di eventi atmosferici avversi, essere dilavate e finire nella già martoriata laguna con le conseguenze che possiamo immaginare. Ma siamo certi che tutto verrà svolto con l’attenzione e le precauzioni dovute e che neppure una fettina della grande torta stanziata finirà nelle mani sbagliate.