Il sindacato dei Vigili del fuoco Conapo denuncia gravi disfunzioni nella centrale operativa di Palmanova (Sores)
La SORES – Sala operativa emergenza sanitaria di Palmanova – è di nuovo nella bufera, questa volta a prendere una dura posizione è il CONAPO – Sindacato dei Vigili del fuoco – che denuncia come in occasione di un evento incidentale prettamente di competenza dei Vigili del fuoco è stato inviato dalla SORES personale volontario del Soccorso Alpino.
La denuncia dei pompieri, indirizzata al Prefetto di Trieste e altre autorità competenti (1), si riferisce all’incidente avvenuto lo scorso 17 marzo a Trieste dove un’auto è capotata mentre percorreva una strada sterrata in località Conconello con gravi lesioni per la conducente.
“La stazione di Trieste del Soccorso Alpino è stata attivata dalla Sores -riporta la stampa – e sul luogo dell’incidente sono intervenuti otto tecnici del Soccorso Alpino, oltre ai sanitari con auto medica e ai Vigili del Fuoco.” Il luogo è peraltro facilmente accessibile ad ambulanza e automedica, come si può vedere dalla foto.
L’organo di rappresentanza dei pompieri sottolinea che l’interazione operativa fra soggetti i quali, a qualsiasi titolo, intervengano sugli scenari emergenziali non è improvvisabile e richiede il possesso di competenze professionali, attrezzature e dispositivi di protezione individuale specifici, poiché le caratteristiche tecniche di un evento come quello di Conconello comportano rischi sia per i soccorritori sia per le persone coinvolte.
In Friuli Venezia Giulia c’è una pericolosissima confusione circa la titolarità delle competenze nei vari scenari di intervento – prosegue il CONAPO – ma nulla si è mosso, il che suscita grande preoccupazione circa la reale capacità di comprendere e le reali competenze di chi amministra il sistema.
A Trieste ci si ricorda ancora del Soccorso Alpino inviato dalla SORES per il salvataggio di un bagnante feritosi sugli scogli a Miramare, ed anche l’intervento dei volontari del Soccorso Alpino sulla riviera di Aurisina dove si sono trovati insieme ai sommozzatori dei Vigili del fuoco, assai più adatti a soccorrere bagnanti in pericolo.
Sia chiaro che questa non è una critica ai volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, a cui va piena stima e gratitudine per la loro opera, che è insostituibile, ma in montagna o nelle grotte, non certo in riva al mare o sulle strade di Trieste, e poi credo che neppure loro siano contenti di abbandonare il lavoro e correre a sirene spiegate per trovarsi con lo zaino in spalla tra bagnanti in slip o bikini.
Ma al di là di situazioni più o meno imbarazzanti, i pompieri si preoccupano del funzionamento del sistema di soccorso, giacché – conclude il CONAPO – l’introduzione del NUE 112 ha influito negativamente sulla funzionalità del sistema di soccorso pubblico del FVG, rendendolo certamente molto meno efficiente di come era prima dell’istituzione del numero unico di emergenza.”
E quanto sta emergendo in questi giorni sui fatti del Natisone sembra essere una tragica conferma.