Il “sistema EP” presente anche in altre città della penisola
Sto seguendo la “questione mense scolastiche” di Udine da qualche tempo e, analizzando il “sistema EP” anche in altre città della penisola, sembra proprio che il metodo usato qui sia stato utilizzato anche in altre amministrazioni; in un Comune delle isole, dove si sono verificati gli stessi problemi ma dove, previdentemente, era stata inserita nel bando di gara la clausola di risoluzione contrattuale, la soluzione del problema è stata più facile e veloce. Invece in un Comune del centro Italia è ancora in corso una querelle praticamente speculare a quanto accade qui. Appare quindi che Udine non sia un caso sporadico ma un vero e proprio “modus operandi” da parte della ditta E.P. Ho ritenuto di trasmettere il materiale che ho raccolto agli inquirenti, auspicando un allargamento delle indagini, con la speranza che certe situazioni non abbiano più a ripetersi.
Questo caso dovrebbe stimolare una particolare riflessione sui molti, troppi appalti ed esternalizzazioni di vario tipo operati dalle amministrazioni, che hanno letteralmente devastato le pubbliche forniture di servizi; se si cambia dovrebbe essere per migliorare il servizio e non per peggiorarlo. Questa esperienza dovrebbe essere un severo monito sul mondo delle esternalizzazioni; voglio riferirmi in particolare al bando di gara regionale sulla ristorazione ospedaliera.
Claudia Gallanda
già consigliere comunale di Udine