Impianti sciistici faraonici in Veneto. Patto per l’Autonomia: «Tutela Unesco a rischio. Quale impatto per le Dolomiti friulane?»

Dolomiti sotto assedio a causa di faraonici impianti sciistici in fase di pianificazione e progettazione in Veneto, nell’area di Cortina, Arabba e del monte Civetta, in vista delle Olimpiadi invernali 2026. Un progetto da 60 milioni di euro in un’area Patrimonio mondiale Unesco: «tutela a rischio di revoca qualora si alterasse profondamente l’ambiente e il paesaggio naturale, con pesanti ricadute negative sui territori interessati, compreso quello delle Dolomiti friulane, visto che il marchio Unesco significa un notevole aumento di visibilità turistica a livello internazionale e va preservato», ha osservato il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia, Giampaolo Bidoli, interrogando la Giunta regionale sulla questione.

In particolare, Bidoli ha chiesto all’assessore Pizzimenti quale posizione intenda assumere la Regione Friuli-Venezia Giulia riguardo al progetto sia in seno al consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco – nel quale siede, in qualità di vicepresidente, Pizzimenti – sia all’esterno, e quali azioni avvierà per mantenere la tutela Unesco. Nell’assenza di elementi certi per esprimere posizioni critiche o favorevoli sul progetto, come ha ammesso Pizzimenti nella risposta odierna all’interrogazione, Bidoli ribadisce la necessità di tenere alta l’attenzione: «Va perseguita ogni azione possibile per salvaguardare il riconoscimento Unesco che è stato conferito alle Dolomiti grazie alla loro bellezza e unicità paesaggistica e all’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico, un’integrità ambientale che rischia di essere sacrificata sull’altare di uno sviluppo insostenibile».