Imprese FVG: bilancio anagrafico attivo tra luglio e settembre in lieve crescita
Lieve crescita del sistema imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia nel trimestre estivo per tutti i territori. Tra luglio e settembre il Registro delle imprese delle Camere di Commercio – sulla base di Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere elaborata per il Fvg dal Centro Studi Cciaa Pn-Ud – ha rilevato un saldo attivo di 200 attività economiche (+0,20% rispetto alla fine di giugno), come differenza tra 991 nuove iscrizioni e 791 cessazioni di attività. Un saldo positivo che si riflette peraltro nell’intero anno: i primi 9 mesi del 2023 fanno segnare in Fvg un saldo di +414, con una crescita rispetto al 31 dicembre 2022 dello 0,42%.
Anche se il risultato del terzo trimestre riflette una vitalità piuttosto contenuta del sistema imprenditoriale, «è comunque in linea – commenta il presidente della Cciaa Pn-Ud Giovanni Da Pozzo – con la crescita media italiana che è stata dello 0,26% nel periodo ed è comunque un segnale incoraggiante, viste le tante complessità del momento, ma visto anche che nel pre-Covid avevamo assistito a lunghi periodi contrassegnati da segni meno in termini di creazioni di nuove imprese. I dati continuano dunque a smentire chi persevera nel dipingere in nero lo stato dell’economia Fvg. Anche oggi vediamo un bel segno di resistenza del comparto produttivo regionale, come ci ha spiegato di recente anche Carpinella di Prometeia quando è stato nostro ospite, che evidenzia come le nostre imprese siano più preparate ad affrontare le difficoltà rispetto a quanto accadde con la crisi acuita dal 2011».
Più di un terzo dell’intero saldo totale è appannaggio del settore delle costruzioni (75 imprese in più rispetto alla fine di giugno, pari a una crescita dello 0,5%) ma tassi di crescita elevati si segnalano anche per le attività finanziarie e assicurative (+0,88%, +20 imprese), attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+0,84% nel trimestre, +25 imprese), attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,60%, +26 imprese) e attività immobiliari (+0,58%, +32 imprese). Crescono anche le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+0,45%, +41) e i servizi Ict (+0,43%, +11) così come le altre attività di servizi (+0,46%, +24).
Dimostrano una sostanziale tenuta in termini relativi i settori del commercio (-0,06%) e delle attività manifatturiere (0,12%), lo stesso vale per agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,17%).
Più di un’impresa su cinque (216) nasce nella forma di società di capitale che, anche in questo trimestre, si conferma la formula organizzativa più dinamica (+0,43% il tasso di crescita, pari a un saldo tra entrate e uscite che si attesta a 110 unità, il 55% dell’intero saldo trimestrale).
In termini assoluti, l’impresa individuale (con 695 iscrizioni nel trimestre) resta la principale forma organizzativa scelta dai neo-imprenditori ma, a fronte delle 584 chiusure rilevate nel periodo, contribuisce al bilancio trimestrale con 111 unità (pari a un tasso di crescita trimestrale del +0,21%).