Inaugurata oggi a Udine ‘La vetrina dell’ingegno’ nella restaurata Torre di Santa Maria

Torre di Santa Maria di Confindustria Udine

La storia dell’industria friulana è lunga e ricca di innovazione e di successi: conservarne la memoria significa renderla il punto di partenza per la futura competitività della nostra imprenditoria. Per questo, nella Torre di Santa Maria di Confindustria Udine, nascono oggi La “Vetrina dell’Ingegno” e “Impresa futuro”. Nello stesso luogo si incontrano, con una innovativa esposizione multimediale, che offre una coinvolgente esperienza immersiva, passato presente e futuro dell’industria del territorio.

Al taglio del nastro sono intervenuti il presidente di Confindustria Udine Gianpietro Benedetti, il vicepresidente vicario Piero Petrucco, la vicepresidente Anna Mareschi Danieli, l’architetto Alessandro Verona (progettista) e la professoressa Sabrina Tonutti (curatrice dell’esposizione), alla presenza della Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Simonetta Bonomi.

Il presidente di Confindustria Udine Gianpietro Benedetti ha sottolineato che “il passato è una base per lo sviluppo della competenza, competenza che ha contribuito a costruire il presente, ma il futuro pone l’esigenza di evolverla più velocemente. È quindi un must stare al passo con le tecnologie attuali e future, perché è solo con la competenza aggiornata ed in continua evoluzione, accompagnata dall’azione, che si può scrivere il futuro. Auspichiamo che la “Vetrina dell’ingegno” non si limiterà ad essere una sintesi del passato e del presente, ma essere uno stimolo per continuare ad intraprendere con un continuo aggiornamento delle competenze e quindi delle visions. La “Vetrina dell’ingegno” e “Impresa Futuro”, dunque, saranno di fatto non solo una sintesi del passato e del presente, ma anche esempio e stimolo all’imprenditoria del Friuli per costruire il futuro. Oltre a ciò, il recupero di un edificio storico e di pregio contribuirà ad accrescere ulteriormente il decoro urbano e il patrimonio architettonico di Udine, restituendo alla cittadinanza, con la sua apertura al pubblico, un qualificato spazio di socialità all’insegna della cultura, della formazione, dell’innovazione e del progresso”.

“Sarà un luogo per aprire Confindustria alla città. La Vetrina dell’Ingegno – ha affermato Piero Petrucco, vicepresidente vicario di Confindustria Udine e presidente dell’Associazione culturale “Archimede e Domenico Taverna” – ha come scopo raccontare, valorizzandole, storia e caratteristiche fondamentali delle attività produttive industriali del nostro territorio, accompagnando le aziende nel recupero, nel mantenimento e nella comunicazione della propria storia. L’allestimento multimediale restituisce con efficacia la testimonianza di alcuni protagonisti storici dello sviluppo industriale friulano. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani per far scoprire i valori dell’impresa e la loro rilevanza anche culturale e che con la Vetrina cercheremo di esplicitare al meglio”.

 

Anna Mareschi Danieli ha parlato del progetto “Impresa futuro” che ha l’obiettivo – nello stesso contesto della Torre di Santa Maria – di dare una visione del futuro dell’industria seguendo i dettami dell’industria 5.0 e della società 5.0. Alla base ci sarà l’approfondimento dell’evoluzione della società e delle tecnologie abilitanti, ricordando però che l’uomo è sempre al centro del sistema e che la priorità finale è sempre quella della sostenibilità ambientale e sociale. Tra gli stakeholders del progetto c’è, in primis, l’Università di Udine, ma l’iniziativa si rivolge proprio a tutti, soprattutto ai giovani.

La Vetrina dell’ingegno, come ha poi illustrato l’antropologa Sabrina Tonutti, curatrice del percorso espositivo – ospita un’esposizione permanente, al piano terra, e una temporanea, nei cinque piani della Torre. Nell’esposizione permanente trova posto la storia dell’Associazione Industriali di Udine attraverso una timeline (che include testi, immagini, beni materiali e video) a partire dalle prime forme associative dell’Ottocento, passando per la costituzione dell’Associazione Industriali nel dopoguerra e arrivando fino al 2000. Non solo. Spazi sono anche dedicati alla presentazione dei 12 settori merceologici di Confindustria Udine, alla storia della Torre di Santa Maria e all’Associazione culturale dedicata ad Archimede Taverna, imprenditore edile e secondo Presidente di Confindustria Udine, e Domenico Taverna, imprenditore e rappresentante dell’Associazione Costruttori Edili. Al piano terra sono inoltre presenti: biblioteca/mediateca, reception/bookshop e uno spazio per conferenze.

I cinque piani della Torre ospitano invece le esposizioni temporanee. Ogni anno l’esposizione sarà dedicata a un settore merceologico di Confindustria Udine. La Vetrina dell’ingegno dedica il primo anno di esposizione ai settori dell’edilizia e dei materiali da costruzione. Il percorso di visita parte dall’ultimo piano, intitolato “Panorami sonori”, dove protagonista è appunto il panorama che si gode dal quinto piano della Torre. A seguire, nella mostra, dal quarto al primo piano, confluiscono i materiali raccolti negli anni dal progetto Cantîrs, Museo virtuale e mostra itinerante del patrimonio edile friulano, avviato nel 2012. A ciò si unisce la documentazione d’archivio, materiale e immateriale raccolta presso le Aziende associate di Confindustria Udine. Il Quarto piano, intitolato, “Materiali da costruzione” è un “dietro le quinte” della produzione di legname, laterizi, pietra, metalli, cemento, vetro e nuovi materiali. Al Terzo piano è la volta dell’Edilizia. I contenuti del piano “Costruire la città, i servizi, i luoghi di lavoro”, attraverso il video, gli approfondimenti proposti e l’apparato oggettuale, invitano il visitatore a soffermarsi sugli aspetti sociali dell’edilizia. Il filo narrativo del terzo piano trova continuità nel secondo piano dedicato a “Costruire le infrastrutture”. Il primo piano, “Volti e voci”, è interamente dedicato alle interviste a testimoni dell’imprenditoria, dell’edilizia, del mondo del lavoro.

Come ha osservato il progettista dell’opera, l’architetto Alessandro Verona, la Vetrina dell’Ingegno, voluta da Confindustria Udine, rimette in gioco la Torre di Santa Maria, che dimostra ancora una volta, come è successo sin dalla sua costruzione nel 1295, di sapersi adattare alle nuove e mutate esigenze. Ma questa volta c’è di più: ovvero una nuova aggiunta necessaria per soddisfare il programma espositivo e delle attività che si svolgeranno al suo interno per la quale Soprintendenza FVG e Comune di Udine hanno dimostrato la condivisione dei fini.

Il nuovo edificio aggiunto alla Torre si misura infatti, oltre che con il programma, con la necessità di risolvere l’accessibilità ai diversamente abili con il nuovo ascensore. Nel fare ciò, il progetto definisce una distanza dal contesto esistente, senza atteggiamenti nostalgici, mettendo invece in atto il dialogo necessario del contemporaneo con la “storia”. Ne è nato un approccio evocativo nel disegno del grande timpano che protegge i materiali di spoglio del “lapidarium”, che definisce il carattere della nuova architettura. Con questo atteggiamento progettuale si è generato un dialogo aperto fatto di forma e materia, tra ciò che è nuovo e ciò che è antico, senza mediazioni. Il pavimento in pietra di Aurisina e un soffitto in spatolato veneziano trasformano lo spazio della corte esterna in un interno. L’allestimento, ispirato alla gloriosa Serie 45 di Gino Valle, definisce un sistema espositivo capace di adattarsi alle mostre tematiche dei settori merceologici che saranno ospitate nei prossimi anni. Il nuovo edificio non è visibile dall’esterno anche se la terrazza, via di fuga nel rispetto della normativa antincendio, si offre per eventi e come nuovo punto di vista sul compendio di Palazzo Torriani con il suo bellissimo giardino dell’Esedra. All’ultimo piano della torre, un originale panorama sonoro accoglie il nuovo punto di vista offerto alla città.

Torre di Santa Maria

Nel pomeriggio l’apertura al pubblico della Torre, con un evento inaugurale, presentato da Alessandra Salvatori, al quale sono intervenuti il vicepresidente vicario di Confindustria Udine Piero Petrucco, il restauratore Stefano Tracanelli, l’antropologo Gian Paolo Gri e la curatrice della Vetrina dell’Ingegno Sabrina Tonutti, nonché alcuni attori della compagnia Anà Thema Teatro.

L’esposizione sarà aperta al pubblico tutti i sabati del mese di dicembre (escluso il 24) con i seguenti orari: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.