Incidenti A4: Zottis e Santoro (Pd), no scaricabarile da Zaia e Fedriga
“È grottesco che, come spesso accade quando le cose non vanno bene, persino di fronte alla scia infinita di morti e di incidenti, i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia tentino di scaricare ogni responsabilità su Roma. Un atteggiamento incredibile. Da un lato perchè il Commissario Fedriga è diretto responsabile dell’andamento dei lavori della terza corsia dell’A4 in FVG ed in Veneto. Dall’altro perchè Zaia da anni, pur contando sul proprio territorio le innumerevoli vittime, continua a nicchiare malgrado le ripetute, da anni, richieste di intervento”. La presa di posizione è delle consigliere regionali del PD delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, Francesca Zottis e Mariagrazia Santoro.
“I due presidenti – obiettano le consigliere dem – invece di improvvisarsi paladini di una protesta che andrebbe semmai rivolta a loro stessi, hanno il dovere di agire dal punto di vista istituzionale e di trovare le soluzioni in grado di risolvere questa drammatica emergenza. Al momento dell’insediamento di Fedriga come Commissario i conti erano in ordine. Ora, per giustificare ritardi e problemi, si usano le questioni legate al rincaro delle materie prime, i passaggi burocratici alla newco e la scarsità di risorse. Tutti nodi che sono noti da tempo attorno ai quali – sottolineano Zottis e Santoro – doveva esserci un pressing incessante che non si è mai registrato”.
“Il presidente di Autovie Venete Maurizio Paniz – ricordano le esponenti del Pd – chiedeva fondi al Governo anche prima che esplodessero il caro-materie prime e l’inflazione. E il Governo, con il viceministro leghista alle Infrastrutture Morelli, aveva risposto che sarà la newco ‘Autostrade Alto Adriatico’ a dover finanziare i lavori, come finora è spettato ad Autovie. Mancano le risorse o è stato perso tempo? In ogni caso la situazione può avere un’accelerazione solo con la piena operatività della newco, che è stata ritardata in modo incomprensibile dalle amministrazioni regionali e dalle partecipate. Dopo la firma dell’accordo di cooperazione tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto – concludono Zottis e Santoro – sulla newco è infatti sceso il silenzio”.