incidenti sul lavoro, sindacati: “servono norme a tutela di tutti i lavoratori”
La notizia del lavoratore edile ventiduenne di origine pakistana trovato in gravi condizioni al di fuori del contesto di cantiere ci consegna uno spaccato reale di ciò che quotidianamente succede nel nostro settore e non solo. Lo scrive in una nota il sindacato degli edili Fillea Cgil. “Lo sfruttamento che in alcuni casi sta dietro all’utilizzo illegale della manodopera è una delle piaghe che funesta il comparto delle costruzioni che mai come negli ultimi anni, a seguito della ripresa del settore è alla ricerca di personale da impiegare nelle proprie aziende. Regolarità , legalità e organizzazione del cantiere e infortuni sono facce della stessa medaglia è fondamentale a nostro avviso come si organizza il ciclo, servono garanzie soprattutto la dove la filiera è più esposta, ovvero norme che tutelino ad esempio il subappalto garantendo gli stessi trattamenti economici e amministrativi della stazione appaltante con lo stesso contratto collettivo, siamo contrari come Fillea CGIL a norme che liberalizzano il subappalto a cascata. Bisogna esser capaci di creare un sistema che sappia selezionare chi fa impresa, serve un settore che punti ad un maggior qualificazione della stessa. La patente a punti è la più grande garanzia per le imprese perché esprime un’idea in cui l’impresa seria deve essere premiata e quella non seria condannata da un magistrato anche attraverso l’introduzione dell’aggravante dell’omicidio sul lavoro. Per questo motivo a livello regionale unitariamente la Fillea CGIL e la Filca CISL e la Feneal UIL hanno richiesto a tutte le Prefetture l’istituzione di un “Osservatorio delle costruzioni“ in cui tutti i soggetti istituzionali e rappresentativi di categoria definiscono un protocollo a tutela della legalità /regolarità e della Salute e Sicurezza sul lavoro che, passi anche attraverso l’interscambio di informazioni e dati per colpire ed espellere dal nostro settore qualsivoglia tentativo di infiltrazione o di mancato rispetto delle norme e delle regole presenti nel settore. È chiaramente affidato ai soggetti deputati l’accertamento e la verifica di quanto successo ieri al lavoratore ritrovato in gravi condizioni a Trieste e in merito all’esistenza o meno di un rapporto regolare di lavoro in essere, peraltro per il tramite della Cassa Edile si potrà verificare facilmente se il lavoratore risulti quanto meno denunciato presso la medesima, dichiarando sin d’ora la nostra disponibilità come Fillea CGIL a patrocinare gratuitamente il lavoratore laddove si evidenziassero intollerabili forme di violazione delle norme più elementari di utilizzo della manodopera o di sfruttamento e del mancato rispetto delle della salute e sicurezza sul lavoro, vi è la necessità, conclude il sindacato, di rimettere al centro il lavoro che produce la dignità come esperienza sociale (il lavoro è la dignità).