Incontro dei sindacati con il Sindaco Dipiazza sulla Illuminazione Pubblica a Trieste
Nella mattinata di mardedì scorso, rendono noto oggi le organizzazioni sindacali, le Segreterie Territoriali Filctem/CGIL Flaei/CISL Uiltec/UIL Fiadel hanno incontrato il Sindaco Roberto Dipiazza per la vicenda dell’Illuminazione Pubblica a Trieste, incontro giunto dopo mesi dalle numerose richieste in tal senso e tardivo vista l’imminente scadenza del bando di gara per la presentazione delle offerte. Nonostante il clima cordiale le posizioni sono rimaste molto distanti, in particolar modo sulle cosiddette “clausole sociali” che secondo le OO.SS. non danno garanzie ai lavoratori per il mantenimento del posto di lavoro delle 16 figure coinvolte, molte delle quali dipendenti pubblici della “vecchia” Acegas, Azienda Comunale Elettricità Gas ed Acqua mentre per il Segretario Generale Fabio Lorenzut si tratterebbe della migliore clausola sociale possibile. E’ stato inoltre stigmatizzato, per l’ennesima volta, tutto il procedimento del “Project Financing” che dopo 4 anni di scelte discutibili vede profilarsi un possibile aggravio di spese per le casse comunali (e quindi per cittadini) riguardo agli oneri di cui il futuro vincitore, ora proponente Citelum, non si farà carico nella gestione del servizio per i prossimi tredici anni. Alla luce di quanto discusso oggi le Organizzazioni Sindacali hanno rinnovato la richiesta di ritiro della Gara di aggiudicazione del servizio, a tutela dei lavoratori e dello stesso Comune di Trieste, hanno chiesto al Sindaco di Trieste un impegno personale del Sindaco per adoperarsi nella tutela del mantenimento occupazionale dei 16 lavoratori coinvolti sia per eventuale un assorbimento nell’organico verso il potenziale vincitore (Citelum), sia nei confronti dell’attuale gestore per un mantenimento nella struttura del Gruppo Hera. Visto l’atteggiamento tenuto dal Comune ed in particolare dal Segretario Generale Fabio Lorenzut le OO.SS. si mobiliteranno da qui in avanti per coinvolgere la Cittadinanza e i Lavoratori perché Trieste non è solo Ovovia sì/Ovovia no, Trieste deve conoscere quale sarà il futuro, molto incerto, di un servizio fondamentale per tutti.