Indiscrezioni sulle ispezioni ministeriali in Fvg. Confermate le denunce degli anestesisti. Numeri fasulli e caos gestionale. Riccardi anzichè dimettersi minimizza
Dati scorretti su covid e terapie intensive comunicati dalla Regione Fvg al Ministero della salute. Da indiscrezioni l’ispezione misteriale all’ospedale di Palmanova ed a quello di Gorizia dell’agosto scorso avrebbero effettivamente rilevato irregolarità. La certezza della gravità di quanto avvenuto l’avremo quando verrà data risposta ufficiale alla interrogazione che la parlamentare pentastellata Sabrina De Carlo ha depositato, ma secondo le prime indiscrezioni i calcoli su terapie intensive e posti letto covid erano effettiva sbagliati, mendaci. Fondate quindi le posizioni assunte a suo tempo dal sindacato anestesisti che aveva denunciato appunto che i posti letto in terapia intensiva nel Fvg erano molti meno di quanto dichiarato dall’amministrazione al ministero. Questo fatto nonera solo contabile, ma determinava anche errori non certo casuali nella determinazione della fascia di rischio nella quale collocare la regione Fvg. Era il periodo nel quale la giunta del Fvg cercava spasmodicamente di promuovere riaperture ed allentamenti alle prescrizioni antipandemia per rispondere alle richieste di commercianti e ristoratori. Quello del numero delle terapie intensive ed in generale dei posti letto covid disponibili erano dati utili alla classificazione dei colori della regione. Il sospetto espresso già allora e che oggi pare trovare conferma è che l’aver falsato i dati consentiva una diversa collocazione nella tavolozza dei “colori” da cui discendevano chiusure e comportamenti da tenere. Difficile pensare a casualità negli errori. In particolare a Palmanova dove si erano inventati terapie intensive, l’ispezione ministeriale confermerebbe quanto denunciato dal sindacato anestesisti e cioè che 8 posti letto erano dichiarati di terapia intensiva senza esserlo, inoltre gli ispettori hanno rilevato che nel pronto soccorso vi era una pericolosa sovrapposizione dei percorsi covid e non covid, con gravi possibilità di contagio fra i pazienti. Sotto accusa invece il caos presente a Gorizia dove è stata ravvisata una carenza di gestione dei flussi dei dati informativi a tutti i livelli su numero pazienti e posti letto disponibili, mentre al ministero non risultavano posti di terapia intensiva che in realtà erano stati attivati. Come accennato in apertura si attende ora l’esito della interpellanza della parlamentare M5s De Carlo che ha chiesto vengano resi pubblici in massima trasparenza i dati e la determinazione ministeriale. Anche questa vicenda si somma alle problematiche, alcune delle quali gravissime, che hanno travolto la sanità della regione Fvg, passata da eccellente a ultima della classe o quasi e non certo solo per l’emergenza covid. Dal canto suo l’assessore Riccardi continua a minimizzare e scaricare le responsabilità sulle strutture, sui dirigenti, da lui per altro nominati, sui sanitari, e siamo certi, esaurita questa lista, si appellerà alle negatività esoteriche di un destino cinico e baro che lo perseguita. Non si preoccupi l’assessore, noi saremo sempre lì a documentarlo.