Industria: verso accordo per la conversione area ex Caffaro in sito sostenibile. Pagherà Pantalone godranno i soliti noti
“La Giunta regionale intende formalizzare un Accordo di programma con i due ministeri dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica finalizzato al recupero delle aree inquinate inserite nel Sito di interesse nazionale ex Caffaro per giungere alla loro definitiva riconversione industriale in chiave sostenibile”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini riferendo i contenuti di una delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta concertata assieme all’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente e energia Fabio Scoccimarro. “I contenuti dell’Accordo, in base alla normativa ambientale, consentiranno di superare definitivamente la fase commissariale, come stiamo facendo per l’area industriale dell’Aussa-Corno, e ridare al sito di Torviscosa la vocazione produttiva di valenza nazionale che ha sempre avuto” ha sottolineato Bini. L’accordo consentirebbe la reindustrializzazione delle aree, l’eventuale acquisizione da parte del Consorzio Cosef, in continuità con le aree dell’Aussa-Corno, ed il conseguente superamento del Commissario straordinario. “Altresì – ha rilevato Bini – sarà di importanza primaria il coinvolgimento, fin dalle fasi inziali, anche del Comune di Torviscosa, considerata la rilevanza dell’iniziativa su aree del territorio comunale”. L’assessore ha già raccolto un significativo interessamento da parte di diversi soggetti imprenditoriali interessati ad insediamenti “verdi” in grado di intercettare gli obiettivi di efficientamento energetico e di sostenibilità ambientale previsti dal Pnrr. Progettualità che potrebbero coinvolgere più impianti locali con la collaborazione tra imprese del territorio, tanto quelle già insediate quanto quelle che intendono insediarsi. L’Accordo di programma proposto oggi, andrebbe a rafforzare uno degli obiettivi operativi inclusi nell’Accordo d’Intesa stipulato a dicembre 2016 tra il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dello Sviluppo economico, la Regione, il Comune di Torviscosa e Caffaro in amministrazione straordinaria, “Per il risanamento ambientale e la riqualificazione industriale delle aree Caffaro di Torviscosa ricadenti nel sito di interesse nazionale di Laguna di Grado e Marano”. La vicenda del Sin di Torviscosa nasce nel 2001 con l’individuazione della laguna di Grado e di Marano in Sito di interesse nazionale soggetto a bonifica, con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il Sito venne perimetrato con decreto ministeriale nel febbraio 2003, includendo sia parte della Laguna sia aree in terra ferma. Successivamente, con due decreti ministeriali del 2012 e del 2017, la perimetrazione fu ridotta e il Sin rinominato “Caffaro di Torviscosa”. Rispetto all’originaria estensione, attualmente il Sin coincide sostanzialmente con le aree a terra, nel Comune di Torviscosa, ricadenti nella titolarità del Gruppo Snia-Caffaro in amministrazione straordinaria dal 2009. La vicenda interseca quella del Consorzio di sviluppo industriale dell’Aussa Corno, che ha visto dapprima, nel 2015, lo scioglimento degli organi consortili ancora operativi e, quindi, la nomina, a seguito della messa in liquidazione coatta amministrativa, del Commissario liquidatore. “Anche sulla gestione commissariale dell’Aussa Corno stiamo andando verso un epilogo positivo e a breve conto di poter superare questa vicenda restituendo l’intera area alla normale operatività” ha concluso Bini.